Il tour viaggio di nozze in Argentina – Speciale Sposi vi invita a immergervi in un’esperienza indimenticabile nelle meraviglie di questo affascinante paese. Pensato appositamente per le coppie, questo tour offre l’opportunità di creare ricordi preziosi in una delle destinazioni più affascinanti al mondo.
L’avventura inizia nella vivace Buenos Aires, la capitale cosmopolita dell’Argentina, dove potrete lasciarvi travolgere dalla passione del tango, esplorare quartieri pittoreschi e deliziare il palato con la cucina locale.
Successivamente, viaggerete verso le maestose Cascate dell’Iguazú, una delle meraviglie naturali più spettacolari del pianeta. In mezzo alla lussureggiante foresta tropicale, sarete circondati dalla maestosità delle cascate, creando momenti di pura meraviglia e romanticismo.
La vostra avventura continuerà nella spettacolare regione della Patagonia, dove visiterete il Parco Nazionale Los Glaciares e il Parco Nazionale Tierra del Fuego. Qui, potrete ammirare i ghiacciai imponenti mentre navigando tra i fiordi e scoprire la bellezza selvaggia delle terre australes.
Infine, la Penisola di Valdés vi offrirà l’opportunità di avvicinarvi alla straordinaria fauna marina, avvistando balene, pinguini e foche, creando ricordi indimenticabili.
Questo tour viaggio di nozze in Argentina – Speciale Sposi vi condurrà in luoghi magici e romantici, permettendovi di vivere un’avventura da sogno insieme alla vostra dolce metà. Preparatevi a creare ricordi che dureranno per tutta la vita.
Tour Viaggio di Nozze in Argentina Argentina: la Pasionaria. Viaggio tra Tango e meraviglie della Natura.
Il tour in Argentina ha una durata di 24 giorni e 21 notti. – Le Partenze sono Giornaliere. Se interessati ad avere un pacchetto personalizzato sulla base delle Vostre esigenze inviate una richiesta scrivendo a: prenotazioni@barbirottiviaggi.it
Quote a partire da: € 6.000,00 a persona
Riepilogo dei servizi inclusi
Routing aereo: è possibile prevedere partenze e arrivi per e da altri aeroporti.
Data | Volo | Partenza da | h | Arrivo a | h | Note |
1° Giorno | Ar 1141 | Roma Fiumicino | 18.25 | Buenos Aires | 05.00 | Del 2° Giorno |
4° Giorno | Ar 1724 | Buenos Aires | 08.05 | Iguaçu | 10.00 | Ora locale |
6° Giorno | Ar 1735 | Iguaçu | 10.40 | Buenos Aires Aep | 14.00 | Apt domestico |
6° Giorno | Ar 1456 | Buenos Aires Aep | 14.25 | Salta | 16.40 | Ora locale |
10° Giorno | Ar1451 | Salta | 09.45 | Buenos Aires Aep | 11.45 | Apt domestico |
10° Giorno | Ar 1684 | Buenos Aires Aep | 14.45 | San Carlos de Bariloche | 17.05 | Ora locale |
12° Giorno | Ar1692 | San Carlos de Bariloche | 11.25 | El Calafate | 13.10 | Ora locale |
15° Giorno | Ar 1828 | El Calafate | 15.45 | Ushuaia | 17.00 | Ora locale |
17° Giorno | Ar 1897 | Ushuaia | 12.00 | Trelew | 14.10 | Ora locale |
21° Giorno | Ar 1897 | Trelew | 15.00 | Buenos Aires | 16.50 | Ora locale |
23° Giorno | Ar 1140 | Buenos Aires | 22.35 | Roma Fiumicino | 16.10 | Del 24° Giorno |
Soggiorno
Località | Hotel Consigliati | Arrivo | Partenza | Nts | Base | Categoria Ufficiale |
Buenos Aires | Intersur Recoleta | 2° Giorno | 4° Giorno | 2 | Bb | 4 stelle |
Iguazu | Amerian Portal del Iguazu | 4° Giorno | 6° Giorno | 2 | Bb | 5 stelle |
Chicoana | Finca Las Margaritas | 6° Giorno | 8° Giorno | 2 | Bb | Finca |
Purmamarca | Hotel La Comarca | 8° Giorno | 9° Giorno | 1 | Bb | 3 stelle |
Salta | Hotel Ayres de Salta | 9° Giorno | 10° Giorno | 1 | Bb | 4 stelle |
Bariloche | Hotel Villa Huinid | 10° Giorno | 12° Giorno | 2 | Bb | 5 stelle |
El Calafate | Edenia Punta Soberana | 12° Giorno | 15° Giorno | 3 | Bb | 4 stelle |
Ushuaia | Hotel Los Ñires | 15° Giorno | 17° Giorno | 2 | Bb | 3 stelle |
Puerto Madryn | Hotel Dazzler | 17° Giorno | 18° Giorno | 1 | Bb | 4 stelle |
Peninsula Valdez | Hotel Faro de Punta delgada | 18° Giorno | 19° Giorno | 1 | Bb | 3 stelle |
Puerto Madryn | Hotel Dazzler | 19° Giorno | 21° Giorno | 2 | Bb | 4 stelle |
Buenos Aires | Intersur Recoleta | 21° Giorno | 23° Giorno | 2 | Bb | 4 stelle |
Legenda:– Bb= Prima Colazione
Altri servizi inclusi
Assicurazione Top Booking Barbirotti: che include: Coperture spese Medico/Bagaglio e Annullamento
Trasferimenti, visite ed escursioni
- 02° Giorno: Buenos Aires: Trasferimento privato in italiano aeroporto/hotel
- 02° Giorno: Buenos Aires: (Am) – Giro della città mezza giornata, su base privata con guida parlante italiano
- 03° Giorno: Buenos Aires: Escursione collettiva “Delta e Tigre” in inglese/spagnolo
- 04° Giorno: Buenos Aires: Trasferimento privato in italiano da hotel/aeroporto
- 04° Giorno: Puerto Iguazu: Trasferimento collettivo aeroporto/hotel
- 04° Giorno: Iguazu: Escursione collettiva in italiano del versante brasiliano delle Cascate
- 05° Giorno: Iguazu: Escursione collettiva in italiano del versante argentino delle Cascate
- 05° Giorno: Iguazu: Escursione collettiva in inglese/spagnolo La Gran Avventura Tour (trasferimenti inclusi)
- 06° Giorno: Iguazu: Trasferimento collettivo inglese/spagnolo hotel/aeroporto
- 06°/10° Giorno: Salta: nolo auto (Pick.Up e Drop Off in aeroporto) Categoría H, tipo Ecosport o similare, in Formula “All inclusive”.(vedi note in ultima pagina relativa alle restrizioni)
- 10° Giorno: Bariloche: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo aeroporto/hotel
- 11° Giorno: Bariloche: Escursione collettiva in inglese/spagnolo (mezza giornata) Circuito Chico
- 12° Giorno: Bariloche: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo hotel/aeroporto
- 12° Giorno: El Calafate: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo aeroporto/hotel
- 13° Giorno: Puerto Bandera: Escursione collettiva in inglese/spagnolo Crociera Spirit of Glaciers (pranzo + trasferimenti inclusi)
- 14° Giorno: El Calafate: Escursione collettiva in italiano/inglese/spagnolo Ghiacciaio Perito Moreno
- 15° Giorno: El Calafate: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo hotel/aeroporto
- 15° Giorno: Ushuaia: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo aeroporto/hotel
- 16° Giorno: Ushuaia: (Am) Escursione collettiva in italiano Parco Nazionale Tierra del Fuego
- 16° Giorno: Ushuaia: Escursione collettiva in inglese/spagnolo Treno del Fin del Mundo
- 16° Giorno: Ushuaia: (Pm) Escursione collettiva (Ingl/Spa) Navigazione del Canale di Beagle
- 17° Giorno: Ushuaia: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo hotel/aeroporto
- 17° Giorno: Puerto Madryn: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo aeroporto/hotel
- 18° Giorno: Puerto Madryn: Escursione collettiva in italiano Penisola Valdes (con pernottamento)
- 19° Giorno: Trasferimento collettivo in spagnolo da Penisola Valdes /a hotel Puerto Madryn
- 20° Giorno: Puerto Madryn: Escursione(intera giornata) collettiva in italiano Riserva Faunistica di Punta Tombo
- 21° Giorno: Puerto Madryn: Trasferimento collettivo in inglese/spagnolo hotel/aeroporto
- 21° Giorno: Buenos Aires: Trasferimento privato aeroporto/hotel
- 22° Giorno: Buenos Aires: Escursione collettiva in inglese/spagnolo Fiesta Gaucha
- 23° Giorno: Buenos Aires: Trasferimento privato hotel/aeroporto
Valutazione personale dell’Agenzia Barbirotti relativa a questa proposta di Viaggio. Classificazione: Alta–Media– Bassa. Servizi in generale: Alti + Sostenibilità: Media. (vedi Faq https://www.barbirottiviaggi.it/faq/ ).
I 5 perché scegliere questo Viaggio
Numerosi sono i motivi. Vediamo insieme quali sono i principali:
- Perché è una vacanza Costruita ad hoc per gli sposi e per rafforzare la loro l’intesa di coppia.
- Per andare ad Ushuaia fino in capo al mondo.
- Esplorare il Ghiacciaio di Perito Moreno, il più affascinante del mondo.
- Ammirare le cascate di Iguazù
- Perché è una Vacanza Barbirotti Viaggi.
Programma dettagliato: Viaggio in Argentina
Itinerario Consigliato – 21 notti / 24 Giorni
Su base individuale (min. 2 partecipanti) partenze giornaliere.
1° Giorno: Italia/Buenos Aires
La partenza di questo viaggio è prevista dall’Italia. Segue quindi il pernottamento in aereo.
2° Giorno: Buenos Aires
Giunti a Buenos Aires segue il trasferimento in hotel. Su richiesta si può anche avere la sistemazione in hotel con “l’early ceck in”.
Al mattino è prevista la Visita della città con la partenza dal Vostro albergo. Segue quindi il pernottamento.
Buenos Aires
Buenos Aires è la vibrante capitale dell’Argentina. Conosciuta anche come la “Parigi del Sud America”, Buenos Aires si presenta come un grande scacchiere quando vista dall’alto.
3° Giorno: Buenos Aires
Prima aver fatto la prima colazione segue una giornata libera. È consigliata l’escursione “Delta e Tigre”, che include navigazione sul fiume Paranà. Opzionale di sera: vi è una cena e lo spettacolo di tango segue quindi il pernottamento.
Tango
Buenos Aires è il luogo di nascita del Tango, un ballo che sorse nei bordelli della città, poco prima del 1880, conosciuto come appassionato, sensuale ed estremamente elegante, ha vissuto i suoi anni di splendore nella Buenos Aires e nella Parigi degli anni’30. Il tango è stato definito non solo un ballo, bensì anche un’ossessione: erotico, appassionato, malinconico, coinvolge non solo il corpo ma anche l’anima, catturando l’immaginazione popolare per più di cent’anni, ed è diventato oggi un culto internazionale.
4° Giorno: Buenos Aires/Puerto Iguazu
La prima colazione viene fatta in hotel e segue il check out. Ci si trasferisce in aeroporto e si parte in volo per Puerto Iguazu. Qui giunti a Puerto Iguazu si fa visita al versante brasiliano delle cascate. Dopo questa visita zi procede con il trasferimento in hotel dal versante argentino. Segue infine il pernottamento.
Le cascate Iguazu
A soli 18 chilometri da Puerto Iguazú si trovano le spettacolari Cascate dell’Iguazú, un insieme di 275 salti d’acqua disposti a forma di mezzaluna. La loro maestosità raggiunge l’apice nella Garganta del Diablo, dove le acque si gettano da un’incredibile altezza di 80 metri. Questa profonda gola immersa nella natura è spesso decorata da splendidi arcobaleni che si formano grazie al tumulto delle acque stesse.
Il fiume Iguazú nasce a 900 metri sopra il livello del mare e alimenta le cascate con una massiccia portata d’acqua, pari a circa 1700 metri cubi al secondo, che si riversa nel cuore della foresta subtropicale. Sebbene la maggior parte del complesso delle cascate si trovi sul territorio argentino, si consiglia vivamente di fare un’escursione anche dal lato brasiliano per apprezzare appieno la loro magnificenza.
Nell’estremo nord-est della provincia di Misiones, al confine con il Brasile, si estendono il Parco e la Riserva Nazionale dell’Iguazú, che includono l’area delle cascate. Questo luogo vanta una straordinaria varietà di flora, con oltre 2000 specie vegetali, e ospita anche 400 tipi di uccelli. Dal 1934, il parco è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità, rappresentando indubbiamente la principale meta turistica dell’intero territorio argentino.
5° Giorno: Iguazu
Per il quinto giorno è prevista la prima colazione e segue tutta la giornata alle Cascate, precisamente dal lato argentino. A seguire, vi è la possibilità di fare un’ escursione facoltativa conosciuta anche come “La Gran Aventura”. Si tratta di fare una navigazione sul fiume Iguazú da dove si potranno osservare le cascate da un’angolazione davvero incredibile. Continuazione dell’escursione in veicoli 4×4 attraverso il Parco Nazionale.
6° Giorno: Iguazu/Salta/Chicoana (circa 40 km – 1 ora circa)
Dopo la prima colazione si procede con il trasferimento in aeroporto. Si parte in volo per Salta via Buenos Aires. Giunti sul posto è previsto il ritiro dell’auto a noleggio.
Qui inizia il tour su base individuale che prevede la prima tappa a Chicoana. Segue il pernottamento in hotel.
7° Giorno: zona Chicoana
La prima colazione si fa in hotel e segue una giornata libera in totale relax. Vi è del tempo a disposizione per effettuate visite individuali di Cachi (situata a circa 122 Km, la durata del viaggio è di circa 4 ore e 30 minuti) o Cafayate (situata a circa 161 km, approssimativamente 2 ore). Segue infine il Pernottamento.
8°Giorno: Chicoana/ Purmamarca (circa 200 km – 3 ore circa)
Segue la prima colazione e una giornata libera . Durante l’ottavo giorno si consiglia di visitare la Quebrada de Humahuaca. Si tratta di un’attrazione considerata Patrimonio dell’Umanità. Il percorso fino ad Humauaca, che attraversa tipici villaggi, é davvero emozionante. Lungo la strada si può procedere possibilità di soste a Tumbaya e Tilcara , ovvero dei Resti archeologici di un villaggio tipico Inca. La strada che consente di giungere a Purmamarca da la possibilità di ammirare canyon e a anche montagne ricche di minerali che le rendono colorate. È suggerita una sosta a Humahuaca. Segue Pernottamento in hotel a Purmamarca nota per il Cerro dei 7 colori.
9° Giorno: Purmamarca / Salta (circa 160 km – 2 ore circa)
Dopo la prima colazione si procede con la partenza con la macchina per procedere con la visita individuale delle Saline Grandi, ovvero un immenso mare di sale. Segue il rientro a Salta e infine segue il pernottamento.
10° Giorno: Salta/Buenos Aires/Bariloche
Dopo la prima colazione segue il rilascio della macchina in aeroporto (situato a circa 12 km) e segue il volo per Buenos Aires. Giunti nella città si procede con il volo per Bariloche. Infine c’è l’arrivo e il trasferimento in hotel. Segue quindi il pernottamento.
Bariloche
Situata nella parte sud-est della provincia di Neuquén, vicino al confine con il Cile, Bariloche è una delle destinazioni turistiche più rinomate. Questo angolo di paradiso attira gli amanti dello sci, dell’avventura, della caccia, della pesca e di tutto ciò che è legato alla bellezza della natura e dei paesaggi mozzafiato.
Bariloche è una vivace stazione di montagna che, sebbene sia “presidiata” dai turisti durante l’inverno, offre grandi opportunità anche durante l’estate. In questa stagione, si possono dedicare giornate indimenticabili alla pesca nei laghi e nel Nahuel Huapi, a lunghe passeggiate sulle “cerros” o a emozionanti gite in barca.
San Carlos de Bariloche funge da porta d’ingresso alla Patagonia Andina ed è il punto di partenza ideale per esplorare il Parco Nazionale Nahuel Huapi. Da qui, si possono scoprire le meraviglie di questo parco, immergersi nella sua natura incontaminata e godersi le avventure che offre.
11° Giorno: Bariloche
La prima colazione è prevista in hotel. Segue un’Escursione di mezza giornata presso il Circuito Chico. Il viaggio comincia da Bariloche e costeggia il lago Nahuel Huapi. Playa Bonita è localizzata nel km Nº 8. A circa 10 km circa, comincia la base della collina Campanario
Qui è possibile salite con l’ ascensore che porta alla cima (parliamo di 1,050 m s.l.m). Da questo luogo è possibile ammirare i laghi Perito Moreno e il Nahuel Huapi, la laguna El Trébol, le penisole San Pedro e Llao-Llao, l’Isola Victoria. Continuando il viaggio si può attraversare il ponte situato sopra il ruscello di Angostura che unisce il lago Moreno e il Nahuel Huapi, costeggiando la Laguna El Trebol. Al termine si prelevare il rientro in città. L’escursione comprende la salita al Cerro Campanario per una veduta panoramica. Segue il pernottamento
12° Giorno: Bariloche/Calafate
Dopo la prima colazione è previsto il trasferimento in aeroporto . Da qui si parte per El Calafate. Giunti in questo luogo è previsto il trasferimento in hotel e poi il pernottamento.
Parco Nazionale Los Glaciares
Situato nell’estremo sud-ovest dell’Argentina, il Parco Nazionale Los Glaciares è una meravigliosa riserva naturale che ospita ben 47 ghiacciai, di cui 13 si estendono fino alla zona atlantica e si riversano direttamente nei laghi Viedma e Argentino. Tra i ghiacciai più importanti vi sono Upsala, Spegazzini, Mayo, Perito Moreno, Onelli, Ameghino e Frìas. Questo luogo è considerato dal 1981 Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’UNESCO .
La flora che caratterizza questa regione è tipica della regione magellanica e comprende foreste di lenga, cipressi delle guaitecas, ciruelillos, calafates e distese di erbe graminacee. In questo ambiente unico convivono guanacos, volpi, armadilli, puma, cervi e numerose specie di uccelli. Il Parco Nazionale Los Glaciares offre un’esperienza straordinaria per gli amanti della natura, con la sua ricchezza di biodiversità e panorami mozzafiato.
In questa regione del mondo, il clima non è indulgente, pertanto è essenziale pianificare un viaggio durante l’estate australe. La stagione ideale per le escursioni va da settembre ad aprile. Durante questo periodo, le condizioni atmosferiche sono più favorevoli e consentono di godere appieno delle attività all’aperto.
El Calafate
El Calafate, con una popolazione di 4000 abitanti, è una piccola cittadina incantevole. I mesi più affollati sono gennaio e febbraio, quindi, se possibile, è consigliabile pianificare il vostro viaggio appena prima o subito dopo l’alta stagione.
Da El Calafate partono le emozionanti escursioni verso il Parco Nazionale Los Glaciares e il suggestivo Lago Argentino. Questa è la base perfetta per esplorare la bellezza naturale circostante, ammirare i ghiacciai maestosi e godersi le attività all’aperto offerte dalla regione.
13° Giorno: El Calafate
Dopo la prima colazione vi è il trasferimento a Puerto Bandera di mattina presto. Si prevede l’ Imbarco sull’esclusivo yacht “Spirit of the Glaciers” (conosciuto come Spirito dei Ghiacciai). Si prevede una navigazione di circa due ore sul lago Argentino andando verso il canale Upsala per avvistare il ghiacciaio “Upsala”. Si tratta del più grande dei ghiacciai patagonici. Si precede fino al canale Spegazzini, dove è previsto il pranzo con una fantastica panoramica sul ghiacciaio omonimo. Nel pomeriggio invece si prevede a “Puesto de las Vacas” per effettuare una passeggiata guidata in cui si sosterà in diversi punti panoramici. Il ritorno a Puerto Bandera con il trasferimento in albergo. Segue il pernottamento. Si precisa che l’itinerario ed anche avvistamento dei ghiacciai possono essere soggetti a modifica per le condizione climatiche.
14° Giorno: Calafate
Dopo la prima colazione in hotel si organizza un’escursione fino al Ghiacciaio Perito Moreno. Si tratta di un famoso ghiacciaio lungo 4000 metri e alto 60. Qui è possibile vedere le torri di ghiaccio che cadono nel mare sottostante. Termine dell’escursione si prevede il rientro a Calafate e pernottamento.
15° Giorno: Calafate/Ushuaia
La prima colazione è prevista in hotel. Segue il trasferimento in aeroporto e poi il volo per Ushuaia. Qui è previsto il trasferimento in hotel.
Tierra del Fuego
Tierra del Fuego, la vasta isola della Terra del Fuoco, così chiamata da Ferdinando Magellano per i fuochi accesi dagli indigeni che un tempo la abitavano, si estende sia in territorio cileno che argentino. Il suo fascino esercita un’attrazione straordinaria sui visitatori. A nord, si apre su una pampa ondulata dove si incontrano solo poche fattorie e alberi piegati dal vento incessante, un simbolo della perpetua sfida che la natura si lancia a se stessa. Verso sud, invece, questa terra è caratterizzata da imponenti ghiacciai, vette montuose e canali frastagliati popolati unicamente dai pinguini.
Situata sulle rive del Canale Beagle, Ushuaia è la città più meridionale del pianeta. Si consiglia di visitare il Museo della Fine del Mondo (a pagamento) e di immergersi nella bellezza naturale che circonda la città.
16° Giorno: Ushuaia
Si prevede la prima colazione e dopo l’escursione presso il Parco Nazionale Tierra del Fuego. È possibile anche fare un’escursione integrativa come “Treno del Fin del Mundo”. In questo parco è possibile vedere castori, foche, volpi colorate e conigli selvatici.
Nel pomeriggio è prevista la navigazione in battello nelle acque del Canale di Beagle che unisce gli oceani Atlantico e Pacifico. La veduta della città da qui è suggestiva. Si possono osservare le isole, il Faro Les Eclaireurs “della fine del mondo” e le rocce in cui mammiferi di mare ed uccelli trovano riparo. In seguito si prevede il rientro in albergo per proprio conto e segue il pernottamento.
Parco Nazionale Tierra del Fuego
Il Parco Nazionale Tierra del Fuego, situato a soli 12 km da Ushuaia, è l’unico parco nazionale dell’Argentina che si affaccia sull’oceano. I suoi 63.000 ettari sono ricoperti da una varietà di piante e alberi, tra cui il ñires, il lenga, i ciliegi, il calafate e il notros, oltre a magnifici fiori come le violette e le orchidee.
Esplorare questo parco offre l’opportunità di godere di vedute panoramiche mozzafiato sul Canale di Beagle circondato dalle montagne. Camminare tra i sentieri del parco permette di sperimentare un legame intimo con la natura e di immergersi nell’atmosfera unica che caratterizza questa terra. Il culmine dell’escursione sarà raggiunto con la visita della Baia di Lapataia, la Laguna Verde e il Lago Roca, luoghi che donano ancora più bellezza a questa esperienza indimenticabile.
17° Giorno: Ushuaia/Puerto Madryn
Dopo la primma colazione è previsto il trasferimento in aeroporto e segue il volo per Trelew. Giunti nella città di Trelew segue il trasferimento in hotel a Puerto Madryn ed infine il ernottamento.
18° Giorno: Puerto Madryn/Penisola Valdez
Dopo la prima colazione si fa un’escursione per l’intera giornata alla Penisola Valdés per osservare la ricca fauna di questo parco zoologico all´aria aperta. Qui si possono visitare la Caleta Valdes, lingua di terra che separa il mare aperto da una laguna marina, sulla cui costa si riuniscono elefanti e leoni marini. Si prosegue per Punta Delgada e per Puerto Piramides da dove salpano le spedizioni per avvistare le balene che qui vengono ad accoppiarsi tra luglio e inizio dicembre . Si consiglia di organizzare, l’escursione in loco per l’imprevidibilità delle condizioni meteo. Segue il pernottamento nella penisola.
La Penisola di Valdés
La Penisola di Valdés, situata in Patagonia, si estende nel mare Argentino ed è circondata dai Golfi San Matías a nord e Nuevo a sud. Questa penisola è collegata alla provincia di Chubut dall’istmo Carlos Ameghino, una sottile lingua di terra che prende il nome dal pioniere della paleontologia argentina.
La Penisola di Valdés è una delle meraviglie faunistiche e naturalistiche più straordinarie del paese, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente che vale la pena di vivere. In questa terra dei Gallesi, colonizzatori che hanno popolato la regione tra il 1865 e il 1914, la natura si apre al regno animale con un fascino quasi contemplativo. Lungo le selvagge coste patagoniche, è possibile avvicinarsi facilmente a centinaia di balene franche australi, oltre a milioni e mezzo di pinguini, migliaia di trichechi, elefanti marini, guanachi e ñandu.
Il freddo e il vento sibilante sono compagni costanti in questa parte della Patagonia, ma nonostante ciò, la penisola continua a offrire uno spettacolo mozzafiato. Nel 1999 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, riconoscendo così il suo inestimabile valore e la sua bellezza unica.
19° Giorno: Península Valdez/Puerto Madryn
Dopo la prima colazione è prevista una mattina libera per riposare e dedicare tempo ad una passeggiata in relax. Si consiglia di vedere gli elefanti marini della zona. Segue il trasferimento per il rientro a Puerto Madry e quindi il pernottamento in hotel.
20° Giorno: Puerto Madryn/Punta Tombo/Puerto Madryn
Sopo la prima colazione in hotel si organizza una Visita della Riserva Faunistica di Punta Tombo. Al termine è previsto il rientro in hotel a Puerto Madryn e poi il pernottamento.
Punta Tombo
A 120 km a sud di Trelew si trova Punta Tombo, una delle colonie di uccelli marini più diverse al mondo e con la maggiore concentrazione di pinguini su terraferma, ad eccezione dell’Antartide. Tra metà settembre e fine marzo, si possono ammirare oltre un milione di esemplari della specie di pinguino di Magellano.
Oltre ai pinguini, è possibile osservare diverse specie di cormorani, così come gli ñandúes, guanacos, lupi marini e le maras. La visita alla colonia di Punta Tombo è un’esperienza straordinaria che permette di entrare in contatto con la meravigliosa fauna di questa regione.
21° Giorno: Puerto Madryn/Buenos Aires
Dopo la prima colazione vi è la Mattinata libera. Segue il trasferimento in aeroporto e un volo per Buenos Aires. All’Arrivo vi è il trasferimento in hotel. Il programma prevede gli ultimi 2 pernottamenti (con la colazione compresa) a Buenos Aires, per salutare “La Parigi del Sud America”, e per dedicare tempo a relax e all’ultimo shopping.
22° Giorno: Buenos Aires
Per il 22esimo giorno è previsto il pernottamento. Si consigliano le escursioni: “Cena & Tango Show” e “Fiesta Gaucha”.
23° Giorno: Buenos Aires/Italia
Dopo la prima colazione segue il trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.
Arrivo in Italia il 24° giorno.
Fine dei servizi.
Note relative al Nolo Auto:
Malgrado la formula prenotata preveda l’”All Inclusive”, in Argentina ci sono delle restrizioni dovute ai costi molto elevati delle auto. La compagnia, in caso di danni gravi potrebbe addebitare sino a Usd 5.000 e in caso di furto fino a 1.300 Usd. Nessuna assicurazione integrativa (anche da stipulare sul posto) copre tali importi.
Al ritiro dell’auto la compagnia tratterà un importo pari a Usd 800 a titolo di garanzia, tale importo sarà congelato per la durata del nolo auto e verrà svincolato alla consegna dell’auto nelle medesime condizioni in cui è stata ritirata. Si consiglia pertanto di accertarsi, in fase del ritiro dell’auto a nolo, che la stessa, non presenti danni o graffi, e/o laddove ne abbiate verificato la presenza di farlo annotare sulla ricevuta che vi consegneranno.
Visitando l’Argentina
- Fuso orario : durante una visita in Argentina, ci sono alcune informazioni utili da tenere a mente. Innanzitutto, il fuso orario dell’Argentina è di -4 ore rispetto all’Italia (tuttavia, durante l’ora legale in Italia, il fuso orario diventa -5). La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma sono parlate anche altre lingue come il Guaicurù, il Quechua, il Tehuelce, l’inglese e l’italiano.
- Valuta : La valuta utilizzata in Argentina è il Peso Argentino. È importante fare attenzione perché i prezzi sono spesso indicati con il simbolo del dollaro ($), ma si intendono in pesos argentini.
- Documenti : Per quanto riguarda i documenti necessari per l’ingresso nel paese, è richiesto il passaporto. Non è necessario ottenere un visto di soggiorno, ma sarà richiesto di compilare un formulario chiamato “tarjeta de ingreso”, che verrà consegnato dalla compagnia aerea prima dell’arrivo in Argentina. All’aeroporto, potrete richiedere il rimborso dell’IVA pagata sugli acquisti effettuati presso i negozi che aderiscono al sistema “Tax Free Shopping” (prima di fare acquisti, verificate le condizioni minime di importo per ogni fattura).
- Elettricita: Per quanto riguarda l’elettricità, in Argentina viene utilizzato il voltaggio di 220 Volt. Le prese di corrente sono di tipo americano, adatte per le spine a lamelle piatte. Si consiglia di portare con sé un adattatore per poter utilizzare i propri dispositivi elettronici.
- Telefono: se devi effettuare una chiamata telefonica dall’Italia all’Argentina, ricorda di comporre il prefisso internazionale 0054, seguito dal prefisso interurbano della città desiderata e infine il numero dell’abbonato. Ad esempio, se vuoi chiamare un numero a Buenos Aires, dovrai comporre 0054/2/seguito dal numero dell’abbonato. Viceversa, se desideri chiamare dall’Argentina all’Italia, bisogna comporre il prefisso internazionale 0039 e successivamente aggiungere il prefisso della città italiana.
- Chioschi : Durante la tua visita in Argentina, noterai la presenza diffusa di centinaia di chioschi sparsi per la città. Questi piccoli negozi vendono sigarette, snack, bevande e anche articoli utili come aspirine e prodotti per l’igiene personale. I chioschi rappresentano una comoda soluzione per acquistare questi articoli di prima necessità. La maggior parte dei chioschi chiude tarda notte o rimane aperta 24 ore al giorno.
- Norme sanitarie: Dal punto di vista sanitario, l’Argentina gode di una situazione abbastanza soddisfacente nel contesto latino-americano. Non sono richieste vaccinazioni preventive particolari, ma si consiglia di adottare le normali misure igieniche e precauzioni sanitarie. L’acqua potabile di solito è sicura, ma è sempre meglio optare per acqua imbottigliata. Non è obbligatoria alcuna vaccinazione specifica. Tuttavia, è consigliabile portare con sé i farmaci di uso regolare e quelli di prima necessità come disinfettanti, cerotti, aspirine, antidolorifici e prodotti per la disinfezione intestinale. Le farmacie sono ben fornite e nella maggior parte dei casi non è necessaria una prescrizione medica.
- Precauzioni : Per quanto riguarda le precauzioni di sicurezza, si registra un aumento della microcriminalità in alcuni distretti urbani e suburbani, tipica delle aree metropolitane. È sconsigliato circolare di notte nella periferia della capitale (conosciuta come “Gran Buenos Aires”) e in alcuni sobborghi delle città. Le stesse precauzioni si applicano anche nelle località turistiche dove la presenza di stranieri è più evidente. Per i turisti in difficoltà, è stato istituito un numero verde a livello nazionale, il 0800 999-5000, attraverso il quale è possibile contattare la polizia in varie lingue per segnalare casi di rapina, furto o altri crimini subiti.
Clima
Il clima dell’Argentina segue un pattern diverso rispetto all’emisfero settentrionale a causa della sua posizione nell’emisfero australe e dell’inversione delle stagioni. Mentre nell’emisfero settentrionale è inverno, in Argentina è estate e viceversa. L’inverno in Argentina si estende da giugno ad agosto, mentre l’estate inizia a dicembre, con i mesi di gennaio e febbraio che rappresentano i periodi più caldi dell’anno. A causa dell’ampia estensione del paese in termini di latitudine (da 22° a 55° sud) e dell’altitudine variabile, le condizioni climatiche variano notevolmente da nord a sud. Nella regione della “Mesopotamia” e nel Chaco, si trova un clima tropicale o subtropicale, caratterizzato da estati calde e inverni miti. Nella Patagonia, invece, si presenta un clima oceanico freddo. Nella regione andina, il clima è influenzato dall’altitudine e presenta tratti tipicamente montani, con forti escursioni termiche e inverni molto rigidi. Nella puna e nelle Ande settentrionali, l’aridità è accentuata, mentre più a sud, a causa della diminuzione dell’altitudine e della sottile estensione del territorio, prevale un clima oceanico con abbondanti precipitazioni.
L’Argentina meridionale è l’unica regione che viene influenzata dai venti provenienti dal Pacifico, poiché le Ande fungono da barriera altrove. Le masse d’aria promosse dall’anticiclone dell’Atlantico meridionale investono direttamente solo la parte settentrionale del paese. Qui, vicino all’altopiano brasiliano, si verificano le precipitazioni più abbondanti. Al contrario, altrove si osservano valori tipici delle regioni semiaride o addirittura aride, con una diminuzione generale delle precipitazioni procedendo da est a ovest. Ad esempio, nel Chaco occidentale si registra un clima tipicamente tropicale, caratterizzato da una lunga stagione secca durante l’inverno. Nella pampa, invece, si presenta un clima temperato steppico, con estati molto calde e inverni miti.
La Patagonia è una regione subdesertica, con inverni estremamente rigidi, escursioni termiche elevate e precipitazioni annue comprese tra 200 e 400 mm. Procedendo verso sud, fino a includere la Terra del Fuoco, le piogge aumentano grazie all’influsso oceanico menzionato, mentre le temperature diminuiscono significativamente (media annua di 5°C). Qui, il limite delle nevi perenni si abbassa a 1.000 m sullo stretto di Magellano.
Abbigliamento
Quando prepari la tua valigia per un viaggio in Argentina, è consigliabile includere capi estivi o primaverili che ti permettano di vestirti a strati. Ricorda di portare con te anche un maglione o una giacca leggera per le serate più fresche e un impermeabile leggero. Se ti dirigi verso la Patagonia, assicurati di avere capi più pesanti e scarponcini da trekking. Non dimenticare di includere una giacca a vento nella tua lista.
È importante anche pensare alla protezione solare. Assicurati di portare con te filtri solari ad alto fattore protettivo. Anche per le pelli abbronzate, si consiglia di utilizzare un fattore di protezione solare di almeno 10/15. Ricorda di includere cappelli e occhiali da sole per proteggerti dai raggi solari.
Da e per l’aeroporto
Per gli spostamenti da e per l’aeroporto, è molto comune utilizzare i “Radio-taxi” (fare attenzione a evitare compagnie di taxi che non utilizzano tale riconoscimento) o optare per il servizio di noleggio taxi chiamato “Remise”.
Per quanto riguarda i trasporti all’interno del paese, la rete di autobus collega le principali città e gli orari possono essere ottenuti presso il terminal degli autobus a Buenos Aires, situato in Av. Ramos Meijia vicino alla stazione di Retiro. A Buenos Aires, è anche disponibile una metropolitana (conosciuta come “subte”) che conta 5 linee ed è un’opzione rapida e conveniente. Inoltre, ci sono numerosi autobus e treni periferici. I taxi in Argentina sono di colore nero con il tetto giallo.
L’uso dell’automobile è senza dubbio il mezzo di trasporto più comune in Argentina. Tuttavia, attualmente il problema principale è che la rete stradale non è cresciuta in quantità e qualità in linea con l’aumento del traffico veicolare. Questo problema è evidenziato da un dato significativo, riguardante l’aumento degli incidenti dovuti alle condizioni di alcune importanti strade nazionali. Un esempio è la strada nazionale 14 (ruta nacional 14), che è troppo stretta per sopportare il traffico intenso di grandi autocarri che viaggiano avanti e indietro dal Brasile.
La rete stradale totale dell’Argentina si estende per 200.000 chilometri.
Requisiti
Per poter guidare, è necessario possedere una patente internazionale. Mentre la patente italiana è valida per la guida negli stati europei, per viaggiare in altri Paesi è richiesto un “permesso internazionale di guida” rilasciato dagli uffici provinciali del Dipartimento per i Trasporti Terrestri. Inoltre, il conducente deve essere almeno di 25 anni, guidare sul lato destro della strada e sorpassare sulla sinistra.
Nelle aree rurali, è obbligatorio segnalare l’intenzione di superare un altro veicolo utilizzando i fari o il clacson. È inoltre richiesto l’uso del casco di protezione per i motociclisti. Le cinture di sicurezza e i seggiolini per bambini sono obbligatori sui sedili anteriori e posteriori. Ogni veicolo a quattro ruote deve essere equipaggiato con un triangolo di segnalazione e un estintore.
In caso di violazione del codice della strada, vengono inflitte multe sul posto. Se il conducente concilia, la multa viene ridotta del 25%. Il limite di velocità minimo sulle autostrade e sulle strade a carreggiate separate è di 40 km/h. È obbligatorio ridurre la velocità a 20 km/h in prossimità di passaggi a livello incustoditi, scuole, campi sportivi, ecc., durante le ore di utilizzo.
Il gas GPL è chiamato GNC (“gas natural comprimido”) e può essere trovato presso stazioni di servizio indipendenti situate fuori dalle grandi città.
Eventi
Il 10 novembre si celebra la Festa della Tradizione a San Antonio de Areco, mentre nei mesi di luglio e agosto si tiene l’esposizione annuale della Sociedad Rural a Buenos Aires, con i migliori esemplari degli allevamenti argentini e numerose attività collaterali.
Mance
È consuetudine lasciare una mancia del 10% nei ristoranti. Non è comune contrattare, tranne che nei mercati artigianali delle regioni andine nord-occidentali. È prassi lasciare l’equivalente del 10% dell’importo nelle caffetterie e nei ristoranti, e lo stesso vale per tassisti, portinai e facchini.
Negozi
A Buenos Aires, i negozi hanno un orario continuato dalle 9:00 alle 19:00 durante la settimana lavorativa, mentre il sabato aprono dalle 9:00 alle 13:00. Tuttavia, molti negozi sono aperti anche al di fuori di questi orari. I centri commerciali aprono dalle 10:00 alle 22:00 dal lunedì al sabato. I supermercati, invece, sono aperti tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00.
Gli uffici pubblici sono aperti dal lunedì al venerdì, anche se gli orari possono variare. Di solito, sono aperti dalle 8:00 alle 14:00, ma alcuni rimangono aperti fino alle 17:00.
Shopping
In Argentina è possibile acquistare articoli in pelle (non sempre di ottima qualità) e oggetti d’antiquariato. I maglioni di lana sono di buona qualità, ma potrebbero non essere facili da trovare.
Artigianato
Potrete trovare una vasta selezione di prodotti artigianali provenienti da tutto il paese, in particolare dalla Pampa. Tra di essi ci sono coltelli, mate e bombillas in argento e alpacca, sellerie e oggetti in cuoio, giacconi e abbigliamento in pelle. Sia l’argento che l’alpacca sono materiali comuni. Potrete trovare coltelli gauchos (facones), mate e bombillas, cornici, selleria e finimenti intrecciati in cuoio per cavalli, borse, portachiavi, portafogli, fodere per agende e quaderni, portasigarette e abbigliamento. Troverete anche mate rustici realizzati con zucca e rivestiti in pelle, lavorati in argento.
Antiquariato
In Argentina è possibile trovare oggetti d’antiquariato a prezzi più convenienti rispetto agli Stati Uniti e all’Europa.
Mercati e Fiere
La Fiera di San Pedro Telmo è la più popolare, ma ci sono anche interessanti fiere artigianali che si tengono ogni sabato, domenica e nei giorni festivi presso il Parco Lezama e la Plaza Francia.
Gastronomia
Prima dell’arrivo dei colonizzatori spagnoli nel XVI secolo, questo splendido paese era abitato da un piccolo gruppo di indigeni nomadi che non hanno lasciato tracce di una civiltà strutturata. Gli argentini, infatti, sono per la maggior parte di origine europea, con antenati spagnoli e italiani. L’Argentina è un paese generoso dal punto di vista culinario, e oltre ai piatti tipici, ha integrato molti altri influenzati dall’immigrazione. Gli argentini riscoprono le tradizioni culinarie dei loro antenati, ad esempio la pasta, di tradizione italiana, che si trova sulle tavole di tutte le famiglie argentine insieme ad altri piatti. La maggior parte delle ricette si basa sul consumo di carne, rendendo la cucina argentina naturalmente ricca di proteine. Per esempio, mangiare un “asado” (carne alla brace) di manzo grigliata è un tipico rituale argentino; ogni passo per preparare un buon “asado” è una sorta di cerimonia obbligatoria. Il pranzo completo argentino, come si trova nei ristoranti, è organizzato nel seguente modo:
Antipasto
Prosciutto, salame, insalata russa, salumi di cacciagione, insalata di tonno.
Piatto principale: Diversi condimenti per la pasta, carne o pesce con insalata di verdure o patate.
Dolce
Macedonia di frutta, gelato, riso al latte, dolce di formaggio, dolce di patata dolce, dolce di mela cotogna.
L’arrosto argentino è un alimento fondamentale nella regione della Pampa, grazie al grande numero di capi di bestiame, la selezione dei foraggi e il miglioramento delle razze. In passato, il bestiame veniva arrostito intero con un rituale che poteva durare fino a quaranta ore.
Sopravvive ancora l'”asado con cuero”, che viene realizzato seppellendo un vitello diviso in parti in una fossa dove un fuoco brucia per diverse ore. Il cuoio del vitello viene posato a terra e la carne viene coperta da una piastra di zinco. Sopra di essa, vengono posti carboni ardenti che bruciano per alcune ore.
Un altro sistema di cottura tipico della campagna è l’asado a la cruz o a la reja, mentre in ambiente urbano si utilizza la griglia. In entrambi i casi, il segreto di un buon arrosto (asado) risiede nella maestria nel taglio della carne e nella gestione sapiente del fuoco. Il piatto caratteristico è la parrilla, un enorme piatto di carne di vario tipo alla brace, che può essere servita singolarmente come braseros, allo spiedo come asados, o sulla griglia come churrascos. Quando viene bollita, prende il nome di puncheros. Le eccezionali qualità dell’asado argentino derivano da tagli specifici di carne bovina come l’asado de tira o costillar intero, vacío, cuadril, matambre, oltre alle frattaglie come chinchulines, animelle, trippa, testicoli e mammelle. Le frattaglie, il sanguinaccio e i salami vengono utilizzati come antipasti. La carne può essere gustata da sola o condita con diverse salse, come il “chimichurri”.
Una traccia dell’arte culinaria degli antichi indigeni si è conservata nel Nord-Ovest, dove piatti a base di zucca e mais sono ancora comuni. La zucca, in particolare, ha riscosso successo anche in altre regioni del Paese, dove viene utilizzata per piatti umidi, stufati e zuppe. Lungo la costa, pesce e crostacei sono parte integrante della dieta dei residenti. Il pesce è ampiamente diffuso, così come i molluschi e i crostacei, e la “centolla” (granchio reale) di Ushuaia è particolarmente rinomata. Per quanto riguarda i dolci, sono famosi gli Alfajores di Córdoba e Mar del Plata, biscotti ripieni di dulce de leche e ricoperti di vaniglia o cioccolato.
Bevande
L’Argentina è anche un grande produttore di vini, spesso di eccellente qualità. I marchi più noti includono Canale, Norton, Lopez, Penaflor, Roblevina, Suter, Pascual, Toso e Weinert. La bevanda nazionale è il “mate”, una sorta di tè dal sapore amaro e con un grande potere stimolante grazie all’elevato contenuto di caffeina. È un infuso dell’erba mate che viene gustato in diverse versioni (dolce, amaro, leggero, forte, con latte o come decotto). Le famiglie più ricche possiedono sicuramente mates che vengono tramandati di generazione in generazione e che sono veri capolavori dell’argenteria coloniale sudamericana. Le birre locali sono molto diffuse.
Curiosità
Precisa che gli argentini sono persone molto ospitali.
Buenos Aires
Buenos Aires, la capitale dell’Argentina, prende il nome dalla provincia di cui fa parte. Questa provincia comprende le fertili e produttive pianure conosciute come le pampas ed è situata sulle rive dell’Oceano Atlantico, in un golfo chiamato Rio de La Plata. Buenos Aires è la decima città più popolata al mondo, con una popolazione di 12,2 milioni di abitanti, che rappresenta quasi un terzo dell’intera popolazione della Repubblica Argentina.
La città è attraversata dal fiume Paranà, che alla fine del suo corso sfocia in mare. Le strade di Buenos Aires si estendono lungo le sue sponde, creando un intricato labirinto di vie che si immergono nella vasta pampa. Queste strade sono animate da frenetici manager e si snodano attraverso ampi viali alberati, che si alternano a zone residenziali e numerose bidonville.
Buenos Aires è spesso considerata la città più europea del Sud America. Questo è in parte dovuto all’enorme numero di immigrati provenienti da tutta Europa, soprattutto dalla Spagna e dall’Italia, che hanno contribuito a creare un’affascinante mescolanza di nazionalità e razze, e hanno svolto un ruolo fondamentale nel plasmare la città come la conosciamo oggi. Essendo la capitale dell’Argentina, Buenos Aires è una città che ospita molteplici attività che caratterizzano la vita quotidiana. Una vasta gamma di quadri dirigenti e impiegati in vari settori coesiste con una significativa parte della popolazione disoccupata e svantaggiata. Questo si traduce in profonde divisioni all’interno della società, che si riflettono nelle zone della città caratterizzate da sontuose architetture art déco, ma anche in aree fortemente degradate.
Buenos Aires è stata fondata due volte: la prima volta nel 1536, quando Don Pedro de Mendoza, un colonizzatore spagnolo, stabilì il primo insediamento chiamandolo Ciudad del Espiritu Santo y Puerto Santa Maria del Buen Ayre. Tuttavia, questo primo insediamento fu distrutto dagli indigeni che dominavano quella terra. La seconda e definitiva fondazione avvenne nel 1580 per opera di Juan de Garay, che denominò il luogo Ciudad de Trinidad.
Nel XIX secolo, il porto di Buenos Aires divenne il punto d’arrivo di un’enorme ondata di immigrazione promossa dallo Stato per popolare quella vasta nazione. Italiani, spagnoli, siriani, polacchi, russi e molte altre nazionalità contribuirono a dare a Buenos Aires un’identità culturale eclettica che la contraddistingue. Lungo il corso del XX secolo, successive migrazioni interne provenienti da paesi latinoamericani e asiatici hanno contribuito a consolidare Buenos Aires come una città cosmopolita in cui convivono persone di diverse culture e religioni.
Buenos Aires è sempre stata conosciuta come la “città dalle porte aperte”. I suoi abitanti sono chiamati “porteños”, in riferimento alla sua posizione portuale. Gli abitanti della provincia di Buenos Aires sono invece chiamati “bonaerenses”. Lo spirito degli abitanti di Buenos Aires è cordiale e ospitale.
Come muoversi
Per spostarsi all’interno della città, ci sono molte opzioni di trasporto disponibili a Buenos Aires. Ci sono cinque linee di metropolitana (chiamate “subte” in Argentina), oltre a più di cento linee di autobus (chiamati “colectivos”) e servizi ferroviari per le aree circostanti. Taxi e remises (auto con autista) sono mezzi di trasporto comuni, sicuri ed economici rispetto ad altre città. Per raggiungere Buenos Aires, ci sono diverse opzioni di trasporto disponibili, tra cui voli internazionali e navighi marittimi, autobus e treni da altre città dell’Argentina. La sezione “transporte” fornisce un elenco di compagnie aeree, fluviali, terrestri, servizi di trasferimento e treni.
Il “colectivo” è l’autobus pubblico, in cui è possibile pagare il biglietto a bordo inserendo monete in una macchinetta che lo stampa e rilascia. Il costo di un biglietto è di 0,70 pesos e copre un singolo viaggio. È l’opzione più rapida ed economica per esplorare la città, anche se non è consigliabile prendere un colectivo durante le ore di punta (dalle 7:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00) a causa della folla. Ci sono più di 180 linee di colectivo che attraversano la città in tutte le direzioni, collegando anche le zone periferiche. Il servizio funziona regolarmente, anche se nelle zone centrali della città potrebbe esserci traffico congestionato a causa del gran numero di veicoli. Il servizio è attivo 24 ore al giorno, ma dopo la mezzanotte potrebbe essere applicato un orario ridotto.
Metropolitana
La metropolitana, conosciuta come “il Subte”, è la forma più semplice e veloce per raggiungere la propria destinazione. Le cinque linee della metropolitana convergono presso le principali stazioni, terminal degli autobus, vie principali della città, zone degli hotel e molte attrazioni. La mappa delle linee della metropolitana, disponibile presso le biglietterie, indica i percorsi con diversi colori. In tutte le stazioni ci sono cartelloni informativi che indicano i percorsi e le connessioni tra le diverse linee. Con un unico biglietto è possibile fare varie combinazioni di viaggio.
L’orario di funzionamento del metrò è dalle 5:00 alle 22:30 dal lunedì al sabato, e dalle 8:00 alle 22:00 la domenica e nei giorni festivi.
Taxi
Per prendere un taxi, è possibile chiamarli per telefono o fermarli direttamente per strada facendo un cenno con la mano. I radiotaxi sono considerati più sicuri. La quantità di taxi presenti nella città è enorme e nelle aree turistiche è possibile trovarli rapidamente a qualsiasi ora. I taxi si riconoscono facilmente per i loro colori nero e giallo e per il segnalatore luminoso sul tetto che indica se sono liberi (libre). La tariffa del taxi è calcolata tramite un tassametro, che registra una tariffa iniziale e aggiunge costi in base alla distanza e al tempo di percorrenza. L’importo da pagare è quello indicato sul tassametro.
Auto private
I remises sono auto private che vengono prenotate per telefono attraverso le agenzie. Il costo del viaggio viene stabilito in anticipo con l’agenzia di remises.
Noleggio Auto
E’ un’ottima scelta per coloro che desiderano maggiore comodità e indipendenza. Buenos Aires offre un’ampia selezione di marche e modelli di auto disponibili per il noleggio. Per il parcheggio, è possibile occupare spazi presso i vari parcheggi presenti in città, con opzioni di tariffazione per frazioni di ora, ore o giornate.
Treni
A Buenos Aires ci sono quattro stazioni principali: Retiro (Av. Dr. Ramos Mejía 1430), Once (Av. Pueyrredón y Bartolomé Mitre), Federico Lacroze (Federico Lacroze 4181) e Constitución (Gral. Horno y Brasil).
Ecco alcune città collegate a Buenos Aires tramite il servizio ferroviario:
- Mar del Plata: città balneare nella provincia di Buenos Aires, il servizio ferroviario è gestito dalla Ferrobaires, con partenze giornaliere.
- Pinamar: città balneare vicino a Mar del Plata, il servizio ferroviario è gestito dalla Ferrobaires.
- Bahia Blanca: città situata a sud della provincia di Buenos Aires, il servizio ferroviario è gestito dalla Ferrobaires.
- Santa Rosa: capitale della provincia di La Pampa, il servizio ferroviario è gestito dall’UEPFP (Unidad Ejecutora del Plan Ferroviario Provincial).
Il Tren de la Costa è un treno turistico che opera nella zona nord di Buenos Aires, lungo la costa fino a Tigre. Partendo dalla stazione di Maipú nel quartiere di Olivos, il treno attraversa splendidi paesaggi costieri e arriva fino al Delta del fiume Paraná. Questo percorso offre ai passeggeri la possibilità di godere di panorami mozzafiato lungo il tragitto e di esplorare le bellezze naturali del Tigre.
Cosa vedere
Una delle principali attrazioni da visitare a Buenos Aires è la grande Plaza de Mayo, che rappresenta il cuore pulsante della città e il palcoscenico politico-popolare. Qui si trovano importanti edifici come la Casa Rosada, la residenza presidenziale, il Cabildo (l’antica torre di guardia) e la Cattedrale, che custodisce le spoglie di José de San Martín, un eroe della lotta per l’indipendenza dell’Argentina e dell’intero Sud America. Inoltre, in alcuni giorni del mese è ancora possibile vedere le “Madri di Plaza de Mayo”, donne che continuano a chiedere verità e giustizia per i loro cari scomparsi durante la dittatura militare.
Nelle vicinanze si estende il centro della città, con la vivace Avenida 9 de Julio, una delle strade più trafficate al mondo e progettata ispirandosi ai grandi boulevard parigini.
L’infinita Avenida de Mayo è fiancheggiata da maestosi palazzi barocchi e neoclassici, dove si trovano caffè storici e rinomati ristoranti, tra cui il leggendario Caffè Tortoni, situato all’indirizzo Avenida de Mayo 825. Questo locale storico è anche la sede dell’Accademia Nazionale del Tango e offre non solo caffè pregiati, ma anche spuntini caldi e freddi. È qui che suonava il celebre musicista Astor Piazzolla. Intorno a Plaza Lavalle, Plaza de la Republica e Avenida Lavalle si estendono le vie pedonali dello shopping, la City degli affari e della finanza, la “Broadway” dei cinema e dei teatri. Invece, sulla Corrientes si trovano decine di ristoranti, botteghe e luoghi di incontro.
Barrio Belgrano
Prima della metà del XIX secolo, si formò un piccolo nucleo abitativo chiamato “La Blanqueada”, che si estendeva lungo l’attuale calle La Pampa e l’avenida Cabildo. Alla fine del 1855, questa zona fu ufficialmente denominata “Pueblo de Belgrano”, e nel 1880 fu scelta come residenza delle autorità nazionali. Tre anni dopo, ottenne lo status di città e nel 1887 fu annessa a Buenos Aires. Belgrano ha una propria identità, dove si fondono edifici di architettura moderna, antiche ville signorili e alberi rigogliosi.
Da visitare:
- Chiesa de la Inmaculada Concepcion: Questo edificio dalla pianta circolare, progettato dagli architetti José e Nicolás Canale e completato dall’architetto Juan A. Buschiazzo, fu inaugurato nel 1878. All’interno della chiesa, si possono ammirare le immagini di Jesus Nazareno, Nuestra Señora del Rosario, e un quadro che rappresenta la comunione di Santa Catalina.
- Museo Municipal De Arte español “Enrique Larreta”: Questo museo si trova in una residenza costruita nella seconda metà del secolo scorso dall’architetto Martín Noel.
- Museo Histórico Sarmiento: Questo museo è ospitato in un’ampia costruzione della seconda metà del secolo scorso, progettata dall’architetto Juan A. Buschiazzo. Durante la presidenza di Nicolás Avellaneda, l’edificio fu utilizzato come sede congressuale, e nel 1938 fu dichiarato casa storica.
- Museo Casa De Rogelio Yrurutia: realizzato in stile barocco spagnolo.
- Paseo De Las Barrancas: Uno dei parchi più belli della città, con ampie ringhiere e pergolati, che offre uno spazio verde incantevole per passeggiate e relax.
Estadio De River Plate, conosciuto come “El Monumental”, è il più grande stadio dell’Argentina, con una capacità di 75.000 spettatori.
La Costanera Norte si estende dalla calle Intendente Guiraldes fino all’inizio della Darsena “F”. Lungo il suo percorso si trovano numerosi ristoranti, che sono gli eredi degli antichi “carritos” e offrono la tipica “parillada criolla”.
Presso il Club de Pescadores si trova il monumento ai Caduti di Castilla, un’opera di Mario Baiardi. Di fronte all’aeroparco, c’è un’immagine scultorea che ricorda la prima traversata aerea dell’Atlantico del Sud, compiuta nel 1930 da Alberto Lagos. Nello stesso complesso si trova anche il porto nord, un porto turistico dove molte imbarcazioni sono ancorate e dove è possibile noleggiare barche a vela o a motore, con o senza equipaggio. Inoltre, c’è il battello “Del Queen”, ancorato all’ingresso del porto, adatto per ricevimenti, e un ristorante di cucina francese situato all’estremità del molo.
La Ciudad Universitaria è un complesso universitario dove si trovano le facoltà di Architettura e Urbanistica, e di Scienze Matematiche.
Il Parque Norte è un complesso balneare situato a Cantilo e Guiraldes, che offre strutture per la pratica del tennis, il nuoto, il windsurf, la vela e altri sport.
Barrio La Boca
Il Barrio La Boca si è formato grazie all’impulso dell’immigrazione, in particolare italiana, che gli ha conferito la sua tipica fisionomia.
Il quartiere è caratterizzato da una lunga successione di case fatiscenti, fabbriche e strutture portuali in disuso. È il quartiere popolare per eccellenza, dove ogni giorno affluivano ondate di poveri emigranti, in gran parte provenienti dalla regione di Genova.
Oggi i turisti visitano La Boca per ammirarne i segni distintivi: le caratteristiche casette basse in legno e lamiera, dipinte con colori vivaci e costruite su basi rialzate per evitare le inondazioni. Si possono ammirare i murales lungo Calle Caminito e la Vuelta de Rocha, percorrere i suggestivi viottoli sfalsati e il vecchio selciato, esplorare il cimitero delle barche e godersi i caffè del quartiere. Il bellissimo Museo di Belle Arti, gli spettacoli musicali di strada durante l’estate e i caratteristici magazzini navali contribuiscono a creare un’atmosfera autenticamente portuale.
La Plaza Solis è una delle piazze più caratteristiche del quartiere, con i suoi impianti navali e le case di lamiera.
Il Puente Nicolas Avellaneda collega la Capital Federal alla provincia di Buenos Aires, attraversando il Rio Riachuelo. La sua particolarità è la vista panoramica che si può godere mentre si attraversa la Boca del Riachuelo de los Navios e il quartiere di La Boca.
La Vuelta De Rocha si trova lungo le rive del Rio Riachuelo, tra le strade Pedro de Mendoza e del Valle Iberlucea. In questo luogo, l’ammiraglio Guillermo Brown stabilì un cantiere navale per la riparazione delle navi della prima flotta argentina che combatté per l’indipendenza e successivamente contro l’impero del Brasile.
Il Pasaje Caminito è un’antica linea ferroviaria trasformata in una strada pedonale. Lungo il suo percorso non ci sono verande o portoni, ma finestre e balconi delle case si affacciano su di essa. Qui si possono ammirare importanti opere di artisti argentini come Luis Perlotti, Roberto Capurro, A.Ibarra Garcia, Antonio Sassone e altri. Ogni giorno è in corso una mostra-mercato di arti plastiche.
La Calle Necochea, oltre ad avere l’architettura tipica del quartiere, si distingue per essere uno dei centri di svago notturno più animati della città, grazie alle sue “cantinas” e “tabernas”.
Recoleta
Recoleta è uno dei quartieri più esclusivi di Buenos Aires, caratterizzato da sontuose residenze in stile accademico francese che contrastano con moderne torri architettoniche. Il quartiere si distingue per l’elegante aspetto dei suoi vialetti alberati e la presenza di ristoranti, caffè, negozi di antiquariato e costose abitazioni.
Tra i monumenti storici presenti nella zona, si possono trovare la Basilica de Nuestra Señora del Pilar e la Casa de Ricardo Rojas. La Basilica del Pilar, insieme all’adiacente convento, fu costruita a partire dal 1716 secondo lo stile architettonico dei gesuiti. Conserva ancora l’aspetto originale del 1732, con una facciata semplice e una torre unica. All’interno, si trovano un altare maggiore in stile barocco con una parte anteriore in argento e un altare delle reliquie in mogano e bronzo. Una notevole scultura lignea di San Pedro de Alcantara, attribuita ad Alonso Cano, arricchisce l’interno della basilica.
Il Convento De Los Recoletos Franciscanos, costruito contemporaneamente alla Basilica del Pilar, era originariamente un complesso composto da cortili, giardini, chiostri, celle, cappelle e altre strutture. Durante le invasioni inglesi del 1806 e 1807, fungeva da ospedale di primo soccorso. Dopo essere passato nelle mani dei Francescani, fu soppresso nel 1822 e successivamente utilizzato come prigione, caserma e ospedale psichiatrico. Dal 1858 al 1978, l’edificio ospitò un istituto per anziani, prima di essere restaurato e diventare il Centro Culturale della Ciudad de Buenos Aires.
Il Cementerio del Norte o de la Recoleta, inaugurato nel 1822, fu il primo cimitero civile di Buenos Aires. Qui riposano alcune delle personalità più illustri della storia argentina, come José Hernández, Remedios de Escalada de San Martín, Carlos María de Alvear, Nicolás Avellaneda, Maria Eva Duarte de Perón, Facundo Quiroga, Juan José Paso e molti altri. Il cimitero ospita opere d’arte di artisti come Fioravanti, Bigatti, Arriganelli e Gonzalo Pondal.
Un’altra attrazione notevole della Recoleta è la Fragata Sarmiento, costruita in Inghilterra nel 1896. Misurando 85 metri di lunghezza e 13,32 metri di larghezza, la nave conserva ancora gli alberi, l’armamento, il mobilio, gli strumenti e oggetti commemorativi. Per 37 anni, ha servito come nave scuola per i cadetti della Scuola Navale argentina, prima di effettuare il suo ultimo viaggio nel 1938. Oggi, la Fragata Sarmiento può essere visitata nella Dársena Norte.
Infine, la Casa de Ricardo Rojas, costruita in stile coloniale e inaugurata nel 1929, è una replica della Casa Histórica de Tucumán. Oltre ai mobili, alle sculture, all’argenteria e ai quadri, il museo-biblioteca conserva anche i manoscritti dello scrittore Ricardo Rojas.
Recoleta continua a essere una delle zone più affascinanti di Buenos Aires, con la sua combinazione di eleganza architettonica, cultura storica e atmosfera raffinata.
Barrio San Telmo
Il Barrio San Telmo è uno dei quartieri più antichi di Buenos Aires e, fino alla fine del secolo scorso, insieme a Monserrat, era la principale zona residenziale della città. A seguito dell’epidemia di febbre gialla del 1871, le famiglie dell’alta società abbandonarono le loro abitazioni, trasformandole in case in affitto chiamate “conventillos”, che divennero rifugi per gli immigranti che affluirono in massa a Buenos Aires alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX. Oggi, San Telmo è il quartiere degli artisti e degli studenti, le vecchie case sono state convertite in atelier per artisti, negozi di antiquariato, ristoranti e locali notturni, creando un’atmosfera intellettuale e bohémien. Durante il giorno, si può visitare le numerose bellissime chiese barocche, mentre di sera è famoso per i suoi locali di tango. La domenica, la famosa fiera delle pulci in Plaza Dorrego attrae visitatori da ogni dove.
Tra i monumenti storici presenti nel quartiere, si trova la Chiesa di San Pedro Gonzalez Telmo. Altri musei di rilievo includono il Museo Histórico Nacional, il Museo delle Calchi, il Museo delle Telecomunicazioni e il Museo d’Arte Moderna. L’Iglesia Ortodoxa Rusa de la Santísima Trinidad, un tempio in stile bizantino realizzato da Christophersen nel 1901, è un’altra attrazione di San Telmo.
La Chiesa di San Telmo, il cui inizio della costruzione è stato realizzato dai Gesuiti e dedicata a Nuestra Señora de Belén nel 1734, ha avuto una storia complessa. Dopo l’espulsione dei Gesuiti nel 1767, è stata utilizzata come caserma dal Cuerpo de Dragones. Successivamente, nel 1795, è stata affidata ai padri bethlemitas, che hanno trasferito l’ospedale San Martín all’interno della struttura. Nel 1806, la parrocchia è stata intitolata a San Pedro Gonzalez Telmo, mantenendo il nome di Nuestra Señora de Belén per la chiesa. Nel 1931, la facciata è stata rinnovata, ma l’esterno della chiesa ha conservato lo stile barocco originale. La chiesa presenta due campanili decorati con maioliche e ha una pianta a croce latina con tre navate. Sull’altare maggiore si trova l’immagine di Nuestra Señora de Belén, portata a Buenos Aires nel 1734.
La Plaza Coronel Dorrego è il luogo in cui si tiene il famoso mercato delle pulci di San Telmo durante i fine settimana, dove è possibile trovare ogni tipo di antichità e oggetti particolari.
Il Parque Lezama, secondo la tradizione, è il luogo della prima fondazione di Buenos Aires da parte di Don Pedro de Mendoza nel 1536. Questo terreno era di proprietà di Gregorio Lezama, che ha ristrutturato l’antica casa di Horn, ora sede del Museo Histórico Nacional. La residenza presenta uno stile rinascimentale italiano, con un grande portico e una vista panoramica. Nel parco si trova il monumento a Pedro de Mendoza, realizzato da Carlo Oliva Navarro, il busto di Ulrico Schmidl, realizzato da Fioravanti, e altri monumenti. Durante i fine settimana, si svolge una fiera dell’artigianato e vengono organizzate diverse attività pubbliche.
Barrio De Palermo
Il Barrio de Palermo è una zona residenziale e ricca di Buenos Aires, con residenze di grande valore architettonico, molte delle quali ospitano ambasciate. Meritano una visita i musei Roca e l’Instituto de Investigaciones Históricas, così come i musei nazionali dell’Aeronautica, delle Belle Arti e dell’Uomo, e l’Istituto Nazionale Sanmartiniano.
Appena fuori dalla città, si trova il delta del fiume Tigre, una caratteristica zona di canali e ampi spazi verdi selvaggi, con case circondate da giardini. Palermo è una delle zone più estese della città, caratterizzata dai suoi parchi, laghi e ampi viali alberati.
Alcune attrazioni da visitare includono la Plaza Italia, uno dei punti di trasporto urbano più importanti, che ospita la statua di Giuseppe Garibaldi donata dalla comunità italiana. Il Jardín Zoológico, inaugurato nel 1874 durante la presidenza di Domingo Faustino Sarmiento, non attira solo per gli animali esposti, ma anche per i suoi laghi, le fontane, le sculture e le pittoresche abitazioni degli animali.
La Sociedad Rural Argentina ospita ogni anno, a partire dal 1885, la grande mostra dell’agricoltura, del bestiame e dell’industria. Inoltre, dal 1910, viene utilizzata per varie esposizioni e fiere. Il Monumento a la Carta Magna y a las Cuatro Regiones Argentinas, popolarmente noto come “Monumento a los Españoles”, è stato donato dalla Spagna ed è opera dello scultore spagnolo Agustín Querol.
Il Jardín Botánico, creato nel 1892 per iniziativa del naturalista francese Carlos Thays, ospita circa 5000 specie su una superficie di circa 77.000 metri quadrati. Nel parco si trova anche una scuola municipale di giardinaggio, una biblioteca specializzata, un’erbario e un museo botanico.
Il Parque Tres de Febrero, inaugurato nel 1875 durante la presidenza di Nicolás Avellaneda, si estende su una superficie di circa 400 ettari e comprende vari laghi, giardini e numerose opere d’arte. Tra i punti salienti del parco vi sono il Monumento a Sarmiento, un’opera originale di Auguste Rodin inaugurata nel 1890, e il Monumento a Justo José de Urquiza, realizzato da Renzo Baldi e Héctor Rocha e inaugurato nel 1958.
Il Planetario de la Ciudad de Buenos Aires “Galileo Galilei”, costruito nel 1966, offre programmi di divulgazione culturale con proiezioni esplicative su astronomia, cosmografia e astronautica. Il Patio Andaluz, inaugurato nel 1929, è una suggestiva terrazza coperta con un pergolato e una fontana centrale circondata da sedili rivestiti di mosaici in maiolica, donata dal comune di Siviglia.
El Rosedal, situato nel cuore del parco, è un tradizionale giardino di rose arricchito da numerose sculture. Il centro polisportivo “Jorge Newbery” è un parco alberato con strutture per la pratica del calcio, del tennis, della pallavolo, un velodromo, una piscina coperta e un solarium. Il Jardín Japonés è un dono della comunità giapponese per celebrare il centenario del loro insediamento nel paese, e include una tradizionale sala da tè.
La Costanera
La Costanera è un incantevole lungomare che costeggia l’estuario del Rio della Plata, offrendo una vista mozzafiato. Qui si può gustare una deliziosa parrillada, una grigliata di carne, in uno dei numerosi ristoranti aperti giorno e notte. È un’esperienza da non perdere per ammirare uno dei panorami più suggestivi immaginabili.
Nella Costanera, si possono ancora ammirare i segni del passato splendore del Balneario Sud, con i suoi boulevard, gli edifici ornamentati, il Corso e la Pergola.
Porto Madero rappresenta il volto nuovo di Buenos Aires, con la sua immagine rinnovata. Questa zona offre una combinazione unica: la riserva ecologica della Costanera Sud, che è un’oasi naturale, e i vecchi docks di Porto Madero, che sono stati convertiti in una sofisticata area di ristoranti e passeggiate. Porto Madero è il vecchio porto di Buenos Aires, e dopo un secolo dalla sua costruzione, è stato trasformato in un quartiere residenziale e commerciale che collega il centro della città alla Costanera Sud.
Oltre alle quattro darsene, c’è anche una passeggiata pedonale che ci porta attraverso gli antichi magazzini ristrutturati verso due musei galleggianti e verso il vecchio porto di sbarco di milioni di immigranti. Porto Madero racconta la storia della città e offre un ambiente unico in cui passeggiare e godere dell’atmosfera rinnovata di Buenos Aires.
Retiro
Retiro è uno dei principali centri di comunicazione della città, con la stazione di Retiro da cui partono i treni in direzione nord-ovest e ovest. Accanto alla stazione si trova anche il capolinea degli autobus. La zona circostante Plaza San Martín ospita la maggior parte degli uffici delle compagnie aeree e numerosi alberghi. È anche una zona residenziale elegante e uno dei principali centri commerciali della città. Tra le attrazioni da visitare si trovano il Museo Nacional de Teatro, il Monumento Histórico e il Museo “Fragata Presidente Sarmiento”.
La Plaza San Martín è un luogo di grande importanza storica. Il terreno su cui sorge la piazza ha assistito a numerosi eventi storici. Durante l’invasione inglese del 1807, è stato il teatro di uno dei combattimenti per la difesa della città e da allora è stato chiamato “Campo de la Gloria”. Successivamente è diventato la sede del Regimento de Granaderos a Caballo, creato dal generale San Martín, che ha partecipato alle campagne per l’indipendenza dell’Argentina, del Cile, del Perù e dell’Ecuador. Il 13 luglio 1862, è stata inaugurata la statua equestre del generale San Martín, opera dello scultore Daumas, collocata sul suo attuale piedistallo, realizzato da Evelein il 27 maggio 1910. La piazza è caratterizzata dalla presenza di alberi, in particolare jacarandaes, palos borrachos e ceibos.
La Plaza Fuerza Aérea Argentina è un’altra piazza da visitare, con la sua torre monumentale e l’orologio, comunemente chiamata “de los ingleses” fino al 1982.
Il Circulo Militar, costruito nel 1902 come residenza della famiglia Paz, ospita ora il locale sociale del Circolo, il Museo de Armas de la Nación e una biblioteca specializzata. Il suo stile si ispira al classicismo francese del XVII secolo ed è uno dei più importanti esempi dell’epoca dorata di Buenos Aires, insieme al Palazzo San Martín.
L’Edificio Kavanagh, opera di Sanchez Lago e La Torre (1936), è una torre di cemento di 30 piani e 120 metri di altezza. Per molto tempo è stato l’edificio più alto di Buenos Aires e rappresenta un’icona dell’architettura della città.
San Nicolas
San Nicolás si trova fra i quartieri di Monserrat e Retiro ed è ricco di monumenti storici e attrazioni culturali. Da visitare ci sono la Basilica y Convento de la Merced, la Iglesia y el Convento de las Catalinas e il celebre Teatro Colón. Inoltre, vale la pena esplorare il Museo Mitre di Arti Plastiche “Eduardo Sivori” e il Museo di Numismatica del Banco de la Nación Argentina.
Il viale Corrientes, famoso per la sua vivacità, è illuminato a giorno e si estende dal viale Callao fino a Leandro N. Alem. È una passeggiata obbligata per chi transita nel centro della città. Qui si trova una vita notturna intensa, con teatri tradizionali nazionali, ristoranti, bar e librerie. La strada pedonale Lavalle ospita la maggior parte dei cinema della città, mentre Florida, famosa per il suo viale pedonale, offre una varietà di negozi e grandi magazzini.
San Nicolás è un quartiere vibrante e ricco di cultura, con numerose opportunità di svago e luoghi di interesse da esplorare.
Cosa vedere
Tra le attrazioni da visitare nel quartiere San Nicolás, ci sono due piazze significative.
Plaza Lavalle è delimitata dalle vie Libertad, Lavalle, Talcahuano e dal viale Córdoba. Originariamente conosciuta come “Quinta de Zamudio” nel XIX secolo, ha assunto il suo nome attuale durante la presidenza del Dr. Nicolás Avellaneda. La piazza è caratterizzata dalla presenza di numerosi alberi, come pini, palme, alberi di gomma, tipas, araucarie, cedri, eucalipti, jacarandaes e paraisos. Di fronte al Palazzo dei Tribunali si trova un busto del giuriconsulto argentino Romulo S. Naon. Altre sculture commemorano personalità come Carlos López Buchard, José J. Podestá, Florencio Parravicini, Hipólito Yrigoyen e i ballerini José Neglia e Norma Fontenla.
Plaza de la República, inaugurata nel 1936, si trova tra le vie 8 de Julio e Pte. Roque Sáenz Peña (Diagonal Norte). Al centro della piazza si erge l’obelisco alto 72 metri, eretto in occasione del quarto centenario della fondazione della città di Buenos Aires. Questo monumento iconico rappresenta un simbolo importante nella città e offre una vista suggestiva sulla piazza.
Entrambe le piazze offrono spazi pubblici piacevoli da esplorare e sono luoghi di interesse culturale nel quartiere di San Nicolás.
Il Teatro Nacional Cervantes è stato inaugurato nel 1921 grazie all’iniziativa degli attori spagnoli Maria Guerrero e Fernando Díaz de Mendoza. La sala è stata costruita con il contributo e l’artigianato provenienti da diverse regioni di Spagna: la facciata è simile a quella dell’Università di Alcalá de Henares, la torre richiama quella di Salamanca, le piastrelle provengono da Valencia e Siviglia, le inferriate da Alcalá e Toledo, i lampadari da Muñoz, le lampade e i lampioni da Lucena, le porte dei palchi da Ronda, le poltrone e i banchi da Siviglia, mentre la tappezzeria, le tende e il telone sono di Madrid. Nel 1926 il teatro venne acquistato dallo Stato e poco dopo divenne la sede della “Comedia Nacional Argentina”. Nel 1961 un incendio devastò gran parte della sala, ma la ricostruzione durò sette anni. Dal martedì al venerdì, alle 14:00, è possibile partecipare a una visita guidata al teatro, che include uno spettacolo di mimica e canzoni durante il quale il pubblico ha l’opportunità di visitare i palchi, i camerini, il palcoscenico e la sala.
Il Teatro Colón si trova nell’isolato formato dalle vie Cerrito, Tucumán, Libertad e Arturo Toscanini. È stato inaugurato il 25 maggio 1908 con la rappresentazione di “Aida” di Verdi. La sua struttura architettonica monumentale, in stile rinascimentale italiano con influenze francesi e neoclassiche, fu progettata dall’ingegnere Francisco Tamburini e successivamente completata dagli architetti Víctor Meano e Julio Dormal.
Il Teatro Colón è famoso a livello internazionale per la qualità dei suoi repertori e degli artisti che si esibiscono nella sua prestigiosa sala da concerto, che vanta anche un’acustica eccellente. La sala può ospitare più di 3000 spettatori. Si distinguono i palchi “baignoire” protetti da grate in bronzo e la cupola decorata da Raúl Soldi nel 1966, dalla quale pende un lampadario illuminato da 700 lampade. L’ampio ingresso, il foyer con i busti dei grandi compositori, il Salone Dorato e il Salone Bianco sono tutti particolari decorativi sontuosi. Oltre 1300 persone fanno parte del vasto complesso artistico, tecnico e amministrativo del teatro, che comprende uffici, depositi, costumi, laboratori di scenografia, calzature, parrucchiere, sartoria e attrezzature. Va sottolineata anche l’importanza delle entità stabili come l’Orchestra Filarmonica di Buenos Aires, il Coro, il Corpo di Ballo e la Scuola di Opera e Balletto.
Musei
Museo de Bellas Artes
Il Museo de Bellas Artes, situato in Av. del Libertador 1473, è diviso in 34 sale e ospita oltre 12.000 opere d’arte di artisti europei come Rembrandt, Rubens, Renoir, Cézanne, Morandi, El Greco, Rodin e Chagall, insieme alle migliori opere degli artisti argentini come Pueyrredón, Morel, Carcova e Spilimbergo.
Malba
Il Malba (Museo di Arte Latinoamericana di Buenos Aires) in Av. Figueroa Alcorta 3415, presenta una collezione permanente al primo piano che racconta la storia dell’arte del Novecento. Dalla reinterpretazione onirica del surrealismo europeo da parte degli artisti sudamericani negli anni ’20 (Planas, Dias, Matta, Kahlo, Lazo, Lam), ai politicizzati anni ’30, fino alla pop art di Benedetti, con una delle prime opere di bioarte.
Museo de la Ciudad
Il Museo de la Ciudad in Alsina 412, nel quartiere di Monserrat, racconta la vita degli abitanti di Buenos Aires attraverso collezioni molto diverse ed eterogenee.
Museo de Arte Espanol
Il Museo de Arte Español Enrique Larreta in Av. Juramento 2291, nel quartiere di Belgrano.
Museo Casa Carlos Gardel
Il Museo Casa Carlos Gardel, aperto nel quartiere Abasto nel 2003 nella casa che era appartenuta al cantante Carlos Gardel. Il museo illustra la vita del famoso cantante e la storia del tango.
Shopping
Da visitare è il centro commerciale Alto Palermo con negozi di lusso. In alternativa si può scegliere il negozio Calma Chicha in Av. Gurruchaga 1580, Palermo Viejo, con abbigliamento tipico argentino.
Per un’esperienza autentica di artigianato tradizionale argentino, vale la pena visitare Ricardo Paz Bullrich in El Salvador 4656.
Da non perdere vi è anche la Feria Artesanal di Plaza Intendente Alvear.
Infine, Casa Rey, situata in 941 di Avenida Defensa, si tratta di un negozio di abbigliamento molto frequentati.
Gastronomia
Per un’esperienza culinaria abbondante e varia, si possono provare i “tenedor libre”, diffusi in tutta la città, dove si può servire illimitatamente per un prezzo fisso. Tra i più assortiti e curati ci sono i ristoranti cinesi e vegetariani, che hanno saputo dedicare un’attenzione particolare alla cucina criolla del posto.
Per gustare un autentico asado argentino, l’arrosto per antonomasia, si può visitare El Desnivel in Av. Defensa 855, San Telmo, dove è possibile ordinare anche la Parillada, una grigliata mista di carne, pollo, trippa, sanguinacci, salsicce, mammella e testicoli.
Casa Cruz è uno dei ristoranti più belli di Buenos Aires, si trova nel quartiere di Palermo.
Nord Ovest
Il Nord Ovest, noto anche come NOA, è una regione affascinante che presenta straordinari contrasti e offre spettacolari meraviglie naturali. La maestosa Cordillera delle Ande con le sue cime innevate dei vulcani, il Chaco Salteno a poche centinaia di metri sopra il livello del mare e molti altri paesaggi mozzafiato creano una varietà di ecosistemi unici. Qui si trovano deserti aridi e foreste pluviali lussureggianti. La regione è divisa in Yunga e Puna, con il primo caratterizzato da un clima umido e subtropicale che si estende dal Chaco alle province di Tucuman e Catamarca, mentre il secondo è un ambiente secco, ostile, con scarsità di ossigeno e acqua e forti escursioni termiche. Le province di Salta, Jujuy, Tucuman e Catamarca, che compongono questa regione, vantano una straordinaria bellezza paesaggistica che lascia senza fiato i visitatori. Queste terre sono ricche di testimonianze artistiche e storiche dell’epoca precolombiana, coloniale e repubblicana, che rendono il Nord Ovest un luogo di grande interesse culturale e naturale.
Il Nord Ovest è un’area di straordinaria bellezza, caratterizzata dalla maestosità delle cime della Cordillera, dalle ampie distese della Puna e dalle pianure del Chaco Salteno. Questa regione offre una varietà di ecosistemi unici, che spaziano dai deserti aridi alle fitte foreste pluviali. I due principali ecosistemi, la Yunga e la Puna, sono ricchi di flora e fauna. La Yunga, che si estende dalla regione subtropicale umida del Chaco Salteno fino alla Precordillera, attraversa le province di Jujuy, Salta, Tucuman e Catamarca. Qui si trovano foreste spinose del Chaco e foreste umide, che si trasformano in foreste pluviali nei parchi nazionali di Calilegua, Baritù e El Rey, situati ad altitudini superiori ai 1000 metri. Queste foreste, influenzate dai venti umidi dell’Atlantico, sono caratterizzate da alberi sempreverdi imponenti, bambù, muschi, licheni e liane. La fauna è altrettanto ricca, con numerose specie di uccelli, tra cui il Toco, un tucano emblematico del Parco Nazionale El Rey, oltre a colibrì e pappagalli. Tra i mammiferi presenti vi sono il Tapir, vari roditori e diverse specie di scimmie.
La regione della Puna, che si estende oltre i 3500 metri di altitudine, presenta due facce distinte: la Puna Seca e la Puna Desierta. La Puna Seca, situata nella parte orientale, è una zona dedicata all’allevamento di pecore e lama, con ampie distese di pascoli. Al contrario, la Puna Desierta è caratterizzata da una scarsa presenza di vegetazione, creando un ambiente quasi desertico. La Puna rappresenta uno degli ambienti più estremi sulla Terra, con una carenza di risorse come acqua e ossigeno, e forti sbalzi termici che possono superare i 30 gradi tra il giorno e la notte. È un ambiente selvaggio e affascinante, che mette alla prova la sopravvivenza delle specie che vi abitano.
Terme
Il nord-ovest dell’Argentina è un vero paradiso per gli amanti delle terme, offrendo non solo uno spettacolo naturale mozzafiato, ma anche una vasta gamma di sorgenti termali. Questi luoghi, conosciuti in passato come YACU RUPA, che significa “acque calde miracolose” nella lingua degli indigeni, sono stati apprezzati fin dai tempi antichi per le loro proprietà terapeutiche. La regione vanta ben diciassette centri termali, principalmente nelle province di Jujuy e Catamarca, ma anche Santiago del Estero, Salta e Tucumán hanno le loro gemme termali. Tra i più noti vi sono Las Termas de Rio Hondo situato a Santiago del Estero, Aguas Calientes a Jujuy, ma anche Fiambalá e La Aguadita a Catamarca, l’Hotel Termas de Rosario de la Frontera a Salta e Taco Ralo a Tucumán. Questi luoghi offrono ai visitatori l’opportunità di rilassarsi e beneficiare delle proprietà curative delle acque termali in un ambiente naturale incantevole. Godere delle acque calde circondati da paesaggi spettacolari è un’esperienza indimenticabile per chi visita il nord-ovest dell’Argentina.
Salta
Salta, conosciuta come “la linda”, è una città affascinante nel Nord Ovest argentino che regala una combinazione perfetta di clima eccezionale, magnifici edifici, un’atmosfera cordiale, musica e una cucina deliziosa. Fondata nel 1582, Salta ha affrontato diverse sfide, tra guerre contro i Calchaqui e rivolte dei Wichi del Chaco. Nel 1692, un terremoto ha quasi distrutto completamente la città, ma nel 1776 è diventata la capitale dell’Intendenza che comprendeva l’attuale Nord Ovest fino alla Bolivia. Nel centro storico, nei musei e nelle dimore storiche, si possono ammirare molte testimonianze dell’epoca coloniale di Salta. La vita cittadina si concentra intorno a Plaza 9 de Julio, unica in Argentina perché circondata interamente da portici, dove è tradizione fare una pausa a mezzogiorno per gustare un bicchiere di vino e un’empanada saltena. Nella piazza si erge la Cattedrale in stile neoclassico-barocco, con un portico ornato da colonne e due torri. Lungo la stessa strada, si trovano il Centro Cultural de las Americas e il Museo de Arqueología de Alta Montaña, situato sul lato ovest, dove un tempo sorgeva la chiesa della Compagnia di Gesù. Salta è situata nella fertile Valle de Lerma, circondata da colline ricoperte di vegetazione. Il nome “Salta” deriva dalla parola “sagta” nella lingua aymara, che significa “Molto Bella” o “Molto Carina”, da cui il soprannome di “Salta, la linda”. La città offre ai visitatori un clima eccezionale, musica folkloristica, eccellente cucina e una ricca produzione artigianale. Numerose testimonianze dell’epoca coloniale sono ancora visibili nelle strade del centro, nelle chiese e nei musei. Grazie all’arrivo della ferrovia alla fine del XIX secolo, Salta ha avuto un nuovo impulso progressista e oggi può essere considerata la capitale turistica del Nord Ovest argentino.
Cosa vedere a Salta
Da visitare a Salta:
- Il Cabildo: un edificio di stile coloniale che ospita il Museo Historico del Norte.
- Il Museo de Belles Artes: situato nella Casa Aria Rengel, una costruzione del XVIII secolo perfettamente conservata.
- Casa de Los Guemes: originariamente una tesoreria, questa casa fu abitata dal Generale Martin Migue de Guemes. Oggi ospita un piccolo mercato artigianale e presenta uno stile spagnolo con tetti in legno a vista.
- Iglesia Y Convento de San Francisco: una chiesa del XVIII secolo con facciata e campanile completati in epoche successive. Ricorda la Cattedrale poiché è stata progettata dagli stessi architetti. La facciata è molto decorata con terracotte e marmi, e il chiostro a due piani ospita una biblioteca.
- Iglesia Y Convento de San Bernardo: affidata alle Carmelitane Scalze a metà dell’Ottocento, questa chiesa ha subito rinnovamenti all’ingresso e ha chiuso la porta che conduceva al vecchio ospedale costruito nel 1782. L’ingresso principale è caratterizzato da un portone in legno di cedro intagliato. Tuttavia, l’interno non è visitabile.
- Cerro San Bernardo: dalla cima di questa collina si può ammirare l’intera città di Salta. È possibile raggiungere la cima utilizzando la teleferica.
- Mercato Artesanal: situato in San Martin 2555, offre una vasta selezione di oggetti artigianali, tessuti e prodotti alimentari.
- Il Tren a Las Nubes: un’escursione imperdibile da Salta è quella che attraversa la Quebrada del Toro con il Tren a las Nubes. Questo convoglio composto da otto vagoni percorre 217 km tra tunnel, ponti e viadotti, raggiungendo un’altitudine di 4220 metri. Si parte da un’altezza di 1187 metri sul livello del mare. Lungo il percorso sono previste soste per ammirare il paesaggio e acquistare prodotti locali dai residenti. Il punto di arrivo è il Viaducto de la Polvorilla, un’imponente struttura costituita da sette tratti di 20 metri ciascuno e sei tratti di 14 metri. Costruito in Italia e assemblato in loco nel 1929, il viadotto offre una vista mozzafiato sul convoglio e sul fondo del canyon, dando la sensazione di essere sospesi nel vuoto, grazie ai binari stretti e privi di sponde.
Cafayate
Cafayate, una meravigliosa città nel cuore delle Valles Calchaquíes, nella provincia di Salta, nell’Argentina nord-occidentale, incanta i visitatori con la sua posizione a 1.683 metri sul livello del mare. Questa città è diventata un importante polo turistico, famoso per l’esplorazione delle valli Calchaquíes e la produzione di vini di alta qualità, unici nella regione. Fondata nel 1840 da Manuel Fernando de Aramburu sul sito di una missione, Cafayate è diventata la capitale del Dipartimento di Cafayate nel 1863. La sua posizione privilegiata e la bellezza mozzafiato dei paesaggi circostanti rendono Cafayate un luogo imperdibile per gli amanti della natura, dell’enoturismo e della cultura argentina.
Quebrada de Humahuaca
La Quebrada de Humahuaca, una vasta e stupefacente valle situata nella provincia di Jujuy, nell’Argentina nord-orientale, si estende per circa 155 chilometri da nord a sud. È delimitata a ovest e a nord dall’Altopiano Andino, a est dalle colline sub-andine e a sud dalle temperate Valles Templados. Il termine “quebrada” significa letteralmente “rotta” e si riferisce a una valle profonda o a una gola. Prende il nome dalla città di Humahuaca, che si trova nella parte centrale della valle e conta circa 11.000 abitanti. Durante l’estate, il Rio Grande, che in inverno si prosciuga completamente, scorre abbondante lungo la Quebrada. Questa regione è stata un importante crocevia economico, sociale e culturale per millenni. Abitata da oltre 10.000 anni, come dimostrano i numerosi reperti preistorici, è stata una rotta di transito per le carovane durante l’Impero Inca nel XV secolo e successivamente ha collegato il Vicereame del Río de la Plata con il Vicereame del Perù. Ha anche assistito a numerose battaglie durante la Guerra d’Indipendenza Argentina. La Quebrada de Humahuaca è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO il 2 luglio 2003 ed è stata designata riserva della biosfera nel 2007. La sua straordinaria bellezza e la sua importanza storica la rendono una meta imperdibile per i visitatori che desiderano immergersi nella cultura e nella natura mozzafiato del nord dell’Argentina.
Pampa
Le Pampas sono un vasto territorio che si estende tra l’Atlantico e il Rio de la Plata, rappresentando il centro politico ed economico dell’Argentina. Qui si concentrano l’industria e l’agricoltura, mentre al di fuori di Buenos Aires e dei suoi sobborghi industriali si trovano tranquilli paesi agricoli. Le Pampas si suddividono in Pampas umide lungo la costa e Pampas aride nell’entroterra a ovest e a sud.
Più di un terzo della popolazione vive a Buenos Aires e nelle sue vicinanze, dove il clima umido è simile a quello di New York durante la primavera, l’estate e l’autunno, con precipitazioni annuali superiori a 900 mm.
Le Pampas sono principalmente costituite da una vasta distesa pianeggiante di loess trasportato dal vento e sedimenti fluviali. La mancanza di rilievi rende l’area suscettibile a inondazioni da parte dei pochi fiumi che la attraversano. Solo la Sierra de Tandil, una catena montuosa di granito nella parte occidentale della provincia di Buenos Aires, e la sierra de la Pampas interrompono la monotonia del paesaggio. Lungo la costa della provincia di Buenos Aires si trovano splendide spiagge sabbiose, come Mar del Plata e Necochea, che attirano gli abitanti della capitale durante i mesi estivi.
Nell’entroterra, a soli un’ora di auto (o treno o autobus) da Buenos Aires, si estendono le Pampas, vaste pianure ricche di pascoli, mandrie e ampie distese di grano. In mezzo a questa rigogliosa campagna si trovano le estancias, confortevoli e accoglienti fattorie costruite dai proprietari terrieri.
La vasta e piatta pianura della Pampa rappresenta il cuore agricolo dell’Argentina ed è la patria del gaucho, il simbolo romantico del nazionalismo argentino. Questo territorio si estende su tutta la provincia di Buenos Aires e gran parte delle province di Santa Fe e Córdoba, offrendo un paesaggio caratterizzato da colline boscose, praterie estese e laghi salati popolati da eleganti fenicotteri. Una deviazione imperdibile nel vostro itinerario di viaggio è il Parque Nacional Liahué Calel, dove potrete ammirare una varietà di fauna, tra cui puma, guanaco e cincillà selvatici chiamati vizcacha. Questo parco nazionale offre un’esperienza unica immersa nella natura incontaminata della Pampa.
Patagonia
La Patagonia argentina si estende dal Río Colorado fino al sud della Terra del Fuoco. La sua particolare conformazione geografica somiglia a una gigantesca scalinata, con le Ande come cima che scende gradatamente verso l’oceano Atlantico. Questa vasta regione è divisa in tre aree distinte: la Patagonia Andina, la Patagonia Atlantica e la Patagonia Centrale. È una delle regioni meno popolate al mondo, con punte di meno di un abitante per chilometro quadrato.
Il clima in generale è freddo, con estati calde nella fascia centrale, ma le temperature diminuiscono man mano che ci si avvicina al sud, vicino alla zona polare. La caratteristica distintiva della Patagonia è il vento, che si forma sopra l’oceano Pacifico scaricando umidità sulle Ande, provocando abbondanti piogge che si riversano su questa vasta regione arida. Il contrasto tra le immense pianure orientali e l’imponente cordigliera delle Ande a ovest, che segna il confine con il Cile e ospita la cima più alta dell’emisfero occidentale, l’Aconcagua (6.959 m), è la caratteristica fondamentale dei rilievi argentini.
Nella sua estensione da Jujuy alla Terra del Fuoco, la cordigliera delle Ande offre paesaggi mozzafiato, dai plateau del nord-est alla regione dei laghi, dai boschi ai ghiacciai della Patagonia. A nord, il Chaco è una regione forestale che si sviluppa intorno ai fiumi Bermejo, Salado e Pilcomayo. Il nome “Patagonia” deriva dall’impressione che gli indigeni fecero su Magellano e Pigafetta. Gli abitanti della regione erano divisi in due gruppi principali: i Tehuelche, situati a nord dello Stretto di Magellano, e gli Ona, che invece sono insediati nella Terra del Fuoco.
La cucina della Patagonia merita una menzione speciale. La carne, soprattutto di pecora e capra, ottenuta da animali allevati liberamente nelle immense estancias, è l’ingrediente principale. L’Asado, il classico barbecue argentino, è il modo tipico di cucinarla, con l’intero animale infilzato su una croce di ferro e cotto lentamente su un fuoco di legna per ore. La Parrillada è un altro metodo tradizionale di cottura della carne, che include tagli meno comuni in Europa come frattaglie, reni, intestino, e altri. Un piatto tipico della Patagonia è l’Empanada. Tra i dolci, il Dulce de Leche è un must, ottenuto facendo cuocere lentamente latte e zucchero fino a ottenere una consistenza simile alle nostre caramelle mou. Una bevanda tipica è il Mate, un infuso simile al tè con un gusto amarognolo distintivo.
Patagonia del mare
Nella vasta regione a sud del fiume Colorado si estende uno spazio di cieli infiniti, che si estende per circa 600.000 km². Il terreno è arido e desolato, caratterizzato dalle foreste pietrificate e dalla straordinaria collezione di arte preistorica naturale a Rio Pinturas, oltre alle ampie estancias dove vengono allevate pecore e guanachi, una specie unica di lama delle Ande. Tuttavia, l’attrazione principale di questa regione è la sua costa, con la sua bellezza naturale e la ricca fauna di mammiferi marini e uccelli.
Per raggiungere questa regione, si può volare fino a Trelew, a due ore di distanza dalla capitale, dove si trova una comunità gallese significativa. A 65 km a nord si trova la porta d’ingresso alla Penisola Valdés: Puerto Madryn. Situata di fronte al Golfo Nuevo, è un luogo ideale per praticare sport subacquei e, da agosto a novembre, per l’osservazione delle balene, soprattutto durante il periodo delle nascite dei cuccioli. A Puerto Pirámide, sempre sul Golfo Nuevo, è possibile affittare barche per avvicinarsi alle balene e quasi toccarle, un’esperienza indimenticabile.
È possibile anche fare immersioni o noleggiare catamarani con fondo trasparente per ammirare i fondali con le loro diverse sfumature di colore e il parco subacqueo con la sua varietà di pesci, alghe, anemoni e molluschi. Inoltre, è presente una colonia di otarie che si differenziano dagli eleganti elefanti marini di Punta Norte perché si muovono utilizzando tutte e quattro le zampe, permettendo loro di raggiungere grandi velocità nonostante le loro dimensioni. All’interno della penisola si trova anche la Salina Grande, la salina più bassa dell’America. A 100 km a ovest di Punta Norte si trova l’Isla de los Pájaros (Isola degli Uccelli), nel Golfo de San José, dove si trova una riserva marina con gabbiani e cormorani che vengono osservati da distanza per non disturbare questo importante ecosistema.
Iguazù
Le Cascate di Iguazú, situate lungo il confine tra Brasile e Argentina, sono uno dei gioielli naturali del nostro pianeta. Questo spettacolo mozzafiato è formato dal fiume omonimo, che crea una serie di cascate magnifiche.
Immerso nel Parco Nazionale Iguazú, vicino a Puerto Iguazú, questo luogo straordinario interrompe il corso del fiume poco prima che si unisca al Paraná. Ogni secondo, almeno 5000 metri cubi d’acqua si gettano nell’abisso sottostante, con una profondità di 70 metri.
Se sembrano familiari, è perché hanno avuto un ruolo importante nel film “Mission”: le storiche rovine delle missioni erette un tempo dai Gesuiti sono una delle attrazioni della zona. In particolare, San Ignacio Miní, costruita in uno stile architettonico noto come “barocco guaraní”, è particolarmente affascinante.
L’imponenza e la potenza di queste cascate, con una parte che si estende sul versante brasiliano, sono impressionanti. Nel punto più alto, le cascate cadono oltre una volta e mezza l’altezza delle cascate del Niagara. Uno dei punti migliori per ammirarle è la Garganta del Diablo (la Gola del Diavolo). Il Parco Nazionale Iguazú, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una foresta subtropicale che ospita oltre 2000 specie di piante e 400 specie di uccelli. Entrambi sono assolutamente da visitare per chiunque si trovi in Argentina.
Alle sorgenti delle cascate, le acque del fiume offrono la possibilità di praticare escursioni in canoa, kayak e altri sport acquatici. Il parco circostante si estende su 55.000 ettari di foresta tropicale lussureggiante, popolata da numerose specie di piante e animali selvatici.
Trelew
Questa città moderna, che svolge un ruolo centrale nel turismo grazie al suo moderno aeroporto e alla sua posizione geografica, è stata fondata nel 1886 come capolinea della nuova ferrovia che la collegava a Puerto Madryn. Prende il nome da Lewis Jones, il leader della colonia gallese (Tre significa “paese” e Lew è l’abbreviazione di Lewis), che svolse un ruolo fondamentale nel mantenere unita la comunità di soli 153 sopravvissuti che si trovavano nel deserto patagonico circostante. Questo deserto patagonico è ancora oggi uno dei tesori turistici più unici della regione.
A pochi passi dalla ferrovia si trova la Tabernacl Chapel (chiesa congregazionale), che può essere visitata, così come il Salone San Davide, che per anni è stato il centro dell’Eisteddfod, un festival di musica e poesia che ancora soddisfa le aspettative culturali della comunità locale.
Sulla strada per Rawson, vicino al canale di irrigazione costruito dai primi coloni, si trova la cappella Moriah, un luogo che ha ospitato innumerevoli dimostrazioni di fede della comunità gallese. Lungo tutta la valle si possono ancora ammirare 17 cappelle appartenenti a diverse congregazioni.
Nelle vicinanze del centro della città si trova il Museo Paleontologico Egidio Feruglio, un’organizzazione scientifico-educativa che espone pezzi fossili unici in un ambiente moderno e didattico.
Puerto Madryn
Puerto Madryn è il punto di partenza ideale per l’osservazione delle balene e dei pinguini, nonché per immergersi nelle tradizioni dei gallesi emigrati in Argentina. Oggi è una delle città più dinamiche della Patagonia, con un magnifico lungomare chiamato boulevard Almirante Brown, e una zona residenziale dove le case offrono una vista mozzafiato sul mare, che si estende come un grande anfiteatro naturale nel Golfo Nuevo. Il porto di Puerto Madryn è uno dei porti con acque profonde più importanti dell’Argentina ed è anche una città industriale, con l’alluminio, la pesca e il turismo come principali risorse economiche. Parlando di turismo, Puerto Madryn è la capitale delle attività subacquee del paese, poiché da qui iniziano le visite verso luoghi di interesse unici al mondo, come la magnifica Penisola Valdes, che è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Penisola Di Valdes
A circa un’ora di viaggio (95 km) si trova la Penisola di Valdés, è stata riconosciuta dall’UNESCO nel 1999 come una delle più grandi riserve mondiali di fauna marina. La penisola ha una forma insolita, simile a un molo frangiflutti, che si estende nelle fredde acque dell’Oceano Atlantico. È collegata al continente tramite l’istmo Ameghino che separa il Golfo di San José a nord dal Golfo Nuevo a sud. Questa zona è un rifugio naturale per una straordinaria concentrazione di specie di mammiferi marini e una miriade di uccelli.
Ogni anno, durante l’inverno australe, la balena franca del Sud viene a riprodursi lungo le coste di Caleta Valdés e Punta Tombo ospita la più imponente colonia al mondo di pinguini di Magellano. Lungo le coste, dove si trovano piattaforme di conchiglie fossilizzate risalenti a milioni di anni fa, i leoni marini si rilassano al sole insieme ai loro cuccioli, mentre all’interno delle dune di sabbia si trovano reperti archeologici che raccontano la vita degli indios Tehuelche, gli abitanti originari di questa zona. L’altopiano, con i suoi orizzonti infiniti e i cieli sempre mutevoli, è popolato da una fauna sorprendente, tra cui guanachi, maras, volpi e armadilli, oltre a oltre 70.000 pecore di lana merinos. È possibile esplorare quasi l’intera penisola in un pulmino, visitando luoghi come Caleta Valdes, una lunga insenatura dove visono uccelli e mammiferi marini.
Iguazù
Nel cuore del Parco Nazionale Iguazú, a breve distanza da Puerto Iguazú, si trova un meraviglioso spettacolo naturale: il sistema di cascate delle Cascate dell’Iguazú. Questo incredibile fenomeno interrompe il corso del fiume Iguazú poco prima della sua confluenza nel fiume Paraná. Un’enorme quantità di acqua, pari a oltre 5000 metri cubi al secondo, si getta con forza nell’abisso sottostante, creando una cascata di 70 metri di altezza. La potenza e la bellezza di questa cascata sono davvero impressionanti.
Se ti sembrano familiari, è perché hanno avuto un ruolo fondamentale nel film “Mission”: sto parlando delle spettacolari Cascate dell’Iguazú. Queste cascate sono una delle attrazioni principali della zona e sono famose in tutto il mondo. Le cascate si estendono sia sul versante argentino che su quello brasiliano e offrono uno spettacolo mozzafiato. La potenza e la grandezza di queste cascate sono davvero impressionanti. In alcuni punti, le cascate raggiungono un’altezza superiore a quella delle cascate del Niagara. Uno dei punti più suggestivi è la Garganta del Diablo (la Gola del Diavolo), dove l’acqua si precipita con una forza incredibile formando un vortice di schiuma e nebbia. Le cascate dell’Iguazú sono un vero e proprio spettacolo della natura che lascia senza fiato i visitatori.
Il Parco Nazionale Iguazù, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una foresta subtropicale che ospita oltre 2000 specie di piante e 400 specie di uccelli. Entrambi, le cascate e il parco, rappresentano una visita assolutamente imperdibile per chi si reca in Argentina.
Le acque del fiume sopra le cascate sono ideali per escursioni in canoa, kayak e altri sport acquatici. Il parco circostante si estende su una superficie di 55.000 ettari di lussureggiante foresta tropicale, popolata da numerose specie di piante e animali selvatici.
Terra del Fuoco
La Terra del Fuoco è una terra ventosa e desolata, un vasto arcipelago composto da numerose isole situate a sud dello Stretto di Magellano, circondate dall’Oceano Pacifico, dall’Oceano Atlantico e dal Mar Artico, coprendo un’area di circa 65000 chilometri quadrati. Solo alcune delle isole sono abitate, tra cui Isola Grande, Novarino e Dawson. Tuttavia, quando si parla di “Tierra del Fuego” nella sua accezione comune, ci si riferisce principalmente all’Isla Grande de la Terra del Fuego.
Situata a sud dello Stretto di Magellano, l’Isola Grande è caratterizzata da differenze climatiche significative tra il nord e il sud, che influenzano la vegetazione presente. Nella parte settentrionale, la vegetazione appare come una steppa, mentre nella parte meridionale prevale il bosco. Nel 1520, durante il suo viaggio di circumnavigazione, Magellano raggiunse Capo Vergini, oltre il quale si apriva un canale che collegava l’Oceano Atlantico e il Pacifico. I marinai a bordo delle navi avvistarono numerosi fuochi lungo le coste, che presumibilmente indicavano la presenza di terre disabitate, da cui il nome Tierra del Fuego.
Ushuaia
Ushuaia, la città più australe del mondo e capitale della provincia Terra del Fuoco, Antartide e Isole dell’Atlantico Meridionale, regala una straordinaria combinazione panoramica di litorali, boschi, montagne e ghiacciai che affascina e delizia ogni visitatore. La sua posizione è strategica, essendo il punto d’accesso naturale più vicino all’Antartide. Tra tutti i porti dell’Argentina, Ushuaia detiene attualmente il record per il maggior numero di attracchi delle navi da crociera.
Il nome Ushuaia significa “baia che penetra verso ponente”, una descrizione che si adatta perfettamente alle sue caratteristiche geografiche. Questo nome deriva dalla lingua Yámana, la lingua dei primi abitanti delle coste del Canale Beagle.
La città è ben riconoscibile lungo i confini della baia ed è considerata l’unica città transandina, poiché per raggiungerla è necessario attraversare la Cordigliera delle Ande che si estende lungo il confine meridionale dell’Isola Grande di Terra del Fuoco. I pendii montuosi la circondano ad est, nord e ovest, conferendole un paesaggio unico.
Il clima della regione è freddo e umido, privo di una stagione secca, poiché la bassa radiazione solare mantiene un livello costante di umidità. La precipitazione media annuale raggiunge i 700 mm, con un maggiore impatto in autunno. La vicinanza al mare agisce come elemento mitigante, mentre i venti costanti provenienti dal sud-ovest contribuiscono a uniformare il clima. Le temperature medie in inverno si aggirano intorno allo 0°C, con una media estiva di 10°C, sebbene si siano registrati picchi eccezionali di 24°C. Le abbondanti nevicate in inverno si accumulano nelle valli e sulle colline durante i mesi di luglio e agosto.
L’architettura di Ushuaia è davvero pittoresca, soprattutto per le sue antiche case di legno o lamina metallica, con tetti inclinati per evitare l’accumulo di neve. Queste case sono dipinte con colori vivaci, ottenuti dalle rimanenze di vernici delle barche, che aiutavano i marinai a riconoscere le proprie abitazioni dall’oceano.
Lungo la sua via principale, San Martin, parallela al litorale del canale, si trovano eleganti negozi che offrono articoli di importazione, un’offerta molto apprezzata dai sempre più numerosi visitatori.
La città della “fine del mondo” offre una vasta gamma di attività per esplorare la sua storia, gastronomia, architettura e cultura tradizionale e moderna. Durante tutto l’anno, potrete usufruire di servizi di escursione con partenze regolari, che possono essere organizzati presso agenzie di viaggio e includono trasporti, guide esperte e, in alcuni casi, pasti ed equipaggiamento necessario per l’attività.
Un modo alternativo per scoprire le molteplici attrazioni turistiche e i meravigliosi dintorni è spostarsi in autonomia affittando un’automobile o utilizzando gli autobus di linea.
In città, ci sono diversi luoghi da visitare, come il Museo del Fin del Mundo, quello Maritimo e Penitenziario.
Regina di un paesaggio unico, Ushuaia offre un’ampia varietà di attività. Durante l’estate, è possibile fare escursioni a piedi, cavalcate, pesca sportiva, canottaggio, safari 4×4, safari fotografici, mountain bike e godersi voli in elicottero o aereo leggero, esplorando luoghi inesplorati e scenari incredibili, come il Parco Nazionale Terra del Fuoco. Durante l’inverno, la magnifica geografia e le basse temperature rendono lo sci alpino e di fondo, lo snowboard, le discese in slitte trainate dai cani, le motoslitte, il pattinaggio su ghiaccio e le passeggiate con le racchette da neve particolarmente invitanti.
Il Parco Nazionale “Terra del Fuoco” si trova a 11 km dalla città di Ushuaia, a sudovest dell’Isola Grande della Terra del Fuoco, e confina ad ovest con la Repubblica del Cile. Creato nel 1960 dalla Legge n.15.554, copre un’area di 63.000 ettari e si estende fino all’estremo meridionale della Cordigliera delle Ande, al Lago Fagnano e alla foresta subantartica lungo la costa del Canale Beagle. Il parco è diviso in tre zone:
Il Parco Nazionale “Terra del Fuoco” si estende su un’area vasta e presenta diverse zone distinte. La Riserva Naturale Rigida è proibita all’accesso, mentre la Riserva Naturale Silvestre ha un accesso ristretto. L’Area Ricreativa è la zona visitabile del parco e offre numerose attrazioni.
Dopo aver lasciato la strada principale a sinistra, si giunge nella baia protetta di Ensenada.
A differenza di altri parchi nazionali del paese, il Parco Nazionale Terra del Fuoco offre una combinazione unica di paesaggi costieri, boschivi e montani. La sua estensione rappresenta la ricchezza biologica dell’Isola di Terra del Fuoco e dei suoi splendidi panorami.
Il parco presenta una topografia tipica glaciale, con profonde vallate attraversate da fiumi e laghi, intervallate da catene montuose che si sviluppano dal nord-ovest al sud-est. La vegetazione predominante è rappresentata da fitte foreste di legna, amarene e coihues, che si estendono su un sottobosco di arbusti, muschi e felci. La vegetazione delle steppe altoandine è adattata alle rigide condizioni climatiche. Le torbiere, formate da resti vegetali accumulati in depressioni del terreno, sono un elemento caratteristico.
La flora del parco presenta una grande varietà, con colori e trame che cambiano a seconda delle stagioni. Luoghi come la Baia Lapataia, il Lago Acigami e la Baia Ensenada mostrano ancora le tracce degli antichi abitanti della regione, gli Yámana, sotto forma di cumuli di conchiglie chiamati “concheros”, che erano i resti degli alimenti a base di molluschi consumati da queste popolazioni.
La fauna del parco è relativamente limitata a causa del clima ostile, ma è comunque possibile avvistare una ventina di specie di mammiferi e circa novanta specie di uccelli. Tra i mammiferi più comuni si trovano la volpe rossa e il guanaco, mentre tra gli uccelli sono presenti tre varietà di cauquenes, oche sudamericane, oltre a picchi, chimangos, aquile nere, aironi e anatre.
Ci sono anche alcune specie introdotte dall’uomo che, grazie alla loro rapida adattabilità, hanno aumentato la popolazione nel corso delle ultime decadi, come il coniglio europeo, il castoro, il ratto almizclero e la volpe grigia, con conseguenti impatti significativi sull’ambiente naturale.
Rio Negro
La provincia di Rio Negro offre una varietà di attrazioni turistiche, tra cui la città più rinomata, San Carlos de Bariloche, situata a 1.719 km da Buenos Aires, capitale della provincia. Nei dintorni di Rio Negro abbiamo il centro sciistico Catedral, uno dei più importanti dell’emisfero sud, che ospita gare di sci e snowboard per professionisti e appassionati. Gli sport acquatici sono protagonisti durante l’estate e le coste dei laghi si trasformano in vere e proprie località balneari. Il golf è uno sport molto praticato e ci sono molti campi disponibili per gli appassionati. La provincia è anche nota per la produzione di frutta e vino, con una significativa attività di coltivazione di frutteti e vigneti.
Sul litorale atlantico del Rio Negro, il clima è mitigato dalla presenza dell’oceano, ma allontanandosi dalla costa verso l’interno, la mancanza di precipitazioni e rilievi determina temperature rigide in inverno ed elevate in estate. Un’eccezione a questa aridità è rappresentata dalla rigogliosa Valle del Rio Negro, con i suoi verdi pascoli. Avvicinandosi alla Cordigliera sono presenti venti umidi e le temperature minime arrivano a -10°C . Invece le massime che non superano i 30°C.
Bariloche
Bariloche, una pittoresca cittadina, prende il nome probabilmente dalla parola “vuriloche”, usata per indicare le persone che abitavano oltre la montagna. Fondata alla fine del XIX secolo come centro di raccolta e commercio del legno, della lana e della carne, Bariloche è diventata la porta d’ingresso al Parco Nazionale Nahuel Huapi, creato negli anni ’30 grazie agli investimenti significativi del governo argentino nella zona.
Il Centro Civico è un luogo di interesse, con il Municipio, le Poste Centrali, l’Ufficio del Turismo e altri enti che vi hanno sede.
Bariloche è un luogo affascinante da esplorare, con le sue montagne maestose, i laghi cristallini e una natura incontaminata. È anche famosa per le attività all’aria aperta, come lo sci, l’escursionismo, la pesca e il rafting. I visitatori possono godere di una vasta gamma di esperienze gastronomiche, degustando piatti locali a base di carne, formaggio e cioccolato artigianale. Con la sua bellezza incantevole e le sue numerose attrazioni, Bariloche è una meta imperdibile per chi visita l’Argentina.
Parco Nazionale Nahuel Huapi
Il Parco Nazionale Nahuel Huapi, un’area di circa 7.500 ettari, è stato donato alla Nazione dal perito Francisco Pascasio Moreno nel 1903 e istituito come parco nel 1943. Prende il nome dal grande lago Nahuel Huapi, che copre una superficie di oltre 500 kmq e raggiunge una profondità massima di 450 metri. All’interno del lago si trovano diverse isole che aggiungono ulteriore fascino al paesaggio.
Questo territorio montuoso attraversa numerosi valichi e raggiunge la sua massima elevazione con il Cerro Tronador, che si erge a 3.554 metri sul livello del mare. Durante l’estate, è possibile raggiungere il Cerro Tronador, da cui scendono otto ghiacciai, quattro situati sul territorio argentino e quattro sul territorio cileno.
Il Parco Nazionale Nahuel Huapi offre una straordinaria varietà di paesaggi, tra cui montagne maestose, fitti boschi, laghi cristallini e cascate spettacolari. È un vero paradiso per gli amanti della natura e offre numerose opportunità per escursioni, trekking, pesca e avvistamento della fauna selvatica. La sua bellezza e la sua importanza ecologica lo hanno reso una meta molto amata dai turisti e un luogo di grande valore per la conservazione della biodiversità.
Viedma
Viedma, il più antico insediamento della Patagonia, si trova sulla riva destra del Rio Negro ed era conosciuto in passato come Mercedes de Patagones. Anche se della vecchia città di Mercedes rimane ben poco, ci sono ancora luoghi di interesse da visitare. La maestosa Cattedrale e il convento, che attualmente ospita il Collegio San Francisco de Salles, sono testimonianze dell’architettura storica della regione. Questi edifici in mattoni risalgono al 1890 e offrono uno sguardo al passato. Inoltre, il Museo Provinciale Gobernador Tello, situato nelle vicinanze, è una tappa imperdibile per gli appassionati di storia. Qui è possibile ammirare reperti antropologici e storici che raccontano la storia della regione.
All’interno del Colegio de Salles si trova il Museo Salesiano Cardenal Cagliero, che conserva oggetti religiosi risalenti al periodo in cui il Cardinale era Vescovo di Viedma. In Rivadavia 34 si trova invece il Museo Gardeliano, una straordinaria collezione di dischi e testimonianze dedicate a Carlos Gardel, il celebre cantante di tango.
Nei dintorni di Viedma si trovano rinomate località balneari come El Condor, Punta Medanos, Playa Bonita e Bahia Rosas, frequentate dai pescatori di pescecani. Risalendo il corso del fiume Rio Negro, si attraversa la Valle del Rio Negro, dove si trovano numerosi insediamenti agricoli che hanno avuto origine da avamposti militari. La regione è famosa per la sua produzione agricola e offre un affascinante mix di paesaggi fluviali e rurali.
Santa Cruz
Santa Cruz è una provincia affascinante che confina a nord con la provincia di Chubut, a est con l’oceano Atlantico e a sud e ovest con la Repubblica del Cile. La provincia si può suddividere in tre zone: la zona australe, la zona costiera e la zona del nordest.
Tra settembre e maggio, El Calafate diventa il principale centro turistico, accogliendo visitatori provenienti da tutto il mondo, attratti dalla maestosità del ghiacciaio Perito Moreno. Questa meravigliosa lingua di ghiaccio si estende sopra il lago Argentino.
A nord del Parco Nazionale Los Glaciares , le montagne protagoniste sono il monte Fitz Roy, il monte Chaltén e il Torre, imponenti picchi granitici che sfidano gli scalatori professionisti. Queste montagne superano i 3.000 metri di altezza e rappresentano una sfida personale per gli alpinisti. Per gli amanti dell’avventura, Santa Cruz è considerata la capitale del trekking, con il Chalten e l’inizio della leggendaria RN40, che si estende per oltre 5.000 km fino all’estremo sud, offrendo un’infinità di esperienze da non perdere. I boschi pietrificati e la splendida zona costiera, ricca di fauna autoctona, sono altre alternative affascinanti di questa provincia.
Santa Cruz ha un clima freddo e secco, con inverni molto rigidi sull’altipiano, dove le temperature possono scendere fino a -25°C. Il periodo migliore per visitare la provincia è da ottobre a marzo, durante la stagione estiva.
El Calafate
El Calafate è una suggestiva località situata nel cuore della regione lacustre della provincia di Santa Cruz. È la porta d’ingresso al meraviglioso ghiacciaio Perito Moreno e offre una vasta gamma di servizi adatti a ogni tipo di viaggiatore e budget. Qui si ha l’opportunità di vivere esperienze indimenticabili, come il minitrekking sul ghiacciaio, un’avventura in perfetta armonia con la natura.
Questo pittoresco luogo segna l’inizio del percorso turistico nella regione, situato a sudovest della provincia di Santa Cruz. La sua principale attrazione è la vicinanza al Parco Nazionale dei Ghiacciai, dichiarato Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1981. Questo parco nazionale ospita diversi ghiacciai che si staccano dalla calotta di ghiaccio della Patagonia meridionale. Il ghiacciaio più famoso e importante è il Ghiacciaio Perito Moreno.
Ghiacciaio Perito Moreno
Il Ghiacciaio Perito Moreno è raggiungibile partendo da El Calafate, che si trova a 80 km di distanza. Lungo il percorso si costeggia la suggestiva “Bahia Redonda del Lago Argentino”, dove è possibile ammirare l’isolotto solitario e osservare la steppa patagonica con le sue specie animali caratteristiche come i guanachi, gli ñandú e le volpi. Questo itinerario offre numerosi punti interessanti, tra cui “el Cerro Frias” e le tipiche estancias patagoniche, prima di arrivare al Parco dopo aver attraversato il fiume Mitre. Successivamente, si percorrono 35 km lungo il Brazo Rico del Lago Argentino, immersi in una lussureggiante vegetazione con alberi sorprendenti come ñires, lengas, notros e guindos.
Si consiglia di indossare stivali da trekking o scarpe da tennis, guanti e occhiali da sole per godere appieno dell’esperienza.
Ghiacciaio Upsala
Il Ghiacciaio Upsala è un’imponente formazione glaciale con una lingua di ghiaccio lunga 50 km, larga 10 km e con uno spessore di diverse centinaia di metri nella parte centrale. Si può notare una lunga striscia scura, chiamata “morena media”, che è composta da rocce, sabbia e argilla trasportate da ghiacciai minori che si sono uniti all’Upsala. L’imbarco per l’escursione al ghiacciaio avviene a Puerto Banderas, nel braccio nord del Lago Argentino, a 45 km da El Calafate. Si naviga lungo il “Brazo norte” fino all’Upsala, arrivando alla base del ghiacciaio. Durante l’ultima parte del percorso, si passa tra enormi blocchi di ghiaccio staccatisi dal ghiacciaio e che galleggiano alla deriva.
Parco Nazionale Los Glaciares
Il Parco Nazionale Los Glaciares, patrimonio UNESCO dal 1981, si estende su un’area di 600.000 ettari e comprende i laghi Argentino e Viedma, oltre a una vasta porzione dell’Hiero Patagonico Continental Sur, un residuo dell’antica copertura glaciale pleistocenica. Il parco si caratterizza per l’immensa distesa di neve e ghiaccio che si riversa nelle acque dei laghi andini. Al suo interno si trova il Ghiacciaio Perito Moreno, uno dei pochi ghiacciai al mondo che continua ad avanzare. Per visitare il parco, è possibile partire da El Calafate e da El Chalten, due punti di partenza ideali per esplorare questa meravigliosa area naturale.
Un salto in Urugay
Nonostante le sue dimensioni ridotte, l’Uruguay offre molte attrazioni da visitare, tra cui una delle capitali più affascinanti del Sudamerica, affascinanti città coloniali e rinomate località balneari. A est di Montevideo, le spiagge sabbiose che si affacciano sull’Oceano Atlantico sono le mete preferite per le vacanze estive degli uruguayani e degli argentini, ma anche le città meno conosciute lungo il Rio Uruguay, di fronte alla Mesopotamia argentina, sono pittoresche e incantevoli. L’entroterra collinare del paese, la terra dei gauchos, è una regione piacevole, anche se poco conosciuta dai turisti. L’Uruguay, conosciuto anche come Banda Oriental o “Sponda Orientale” del fiume Plata, ha una storia ricca. Per gran parte del XX secolo, gli stranieri consideravano l’Uruguay come una sorta di “Svizzera sudamericana”, ma la reputazione è stata compromessa dalle crisi politiche ed economiche degli anni ’70 e ’80.
Il litorale uruguayano – Colonia del Sacramento
A ovest di Montevideo, nella parte del territorio che si affaccia sul Rio de la Plata e sul Rio Uruguay, si estende la zona agricola più importante del paese.
La località più affascinante di questa regione è Colonia del Sacramento, situata a 145 km da Montevideo. Questa “cittadina” è stata fondata nel 1680 da Manuel Lobo, che le ha conferito un’architettura di ispirazione portoghese che la distingue dalle altre città circostanti. Colonia del Sacramento è una straordinaria testimonianza dell’epoca coloniale dell’Uruguay e rappresenta il primo insediamento spagnolo dopo la scoperta del Rio della Plata da parte di Magellano.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per la conservazione del suo incanto coloniale, Colonia del Sacramento è un luogo dove passeggiare per le strade acciottolate del centro storico, ammirando gli edifici coloniali bianchi. Qui si possono visitare i bei palazzi come il Palacio del Gobernador, oggi trasformato nell’Hotel Rosada, il Museo del Municipio, la Chiesa Parrocchiale e la Casa dell’ammiraglio W. Brown, ora museo. Lungo la Calle de los Suspiros, pavimentata con pietre, si può ammirare l’antico faro che domina il paese, i resti del bastione segnati dal tempo, la Chiesa più antica dell’Uruguay, le piazze alberate e il mare. Tutto ciò conferisce alle giornate trascorse qui il sapore di un romantico e perduto universo coloniale.
Inoltre, non si può tralasciare la visita ai numerosi piccoli musei che raccolgono la storia del luogo attraverso collezioni di abbigliamento, stendardi, armi e documenti sulla vita sociale di Colonia. Infine, in un edificio di quasi 300 anni, c’è il Museo dell’Azulejo con una ricca raccolta di opere e temi ceramici che completano l’esperienza culturale del luogo.
Bibliografia consigliata:
- “Il Sudamerica selvaggio” di Isabella Brega: un libro che esplora la bellezza e la diversità del Sudamerica, offrendo una prospettiva unica sulla regione.
- “In Patagonia” di Bruce Chatwin: un affascinante resoconto di viaggio attraverso la Patagonia, pieno di avventure e scoperte.
- “Argentina” di Mariano Zamorano Diez: una guida completa sull’Argentina, che copre sia i principali luoghi turistici che aspetti meno conosciuti del paese.
Filmografia consigliata:
- “Evita” di Alan Parker (1996): un film che racconta la vita di Eva Perón, icona del popolo argentino, con una memorabile interpretazione di Madonna.
- “Alambrado” di Marco Bechis: un film che esplora le tensioni sociali e politiche nelle regioni rurali dell’Argentina.
- “Tre Mogli” di Marco Risi (2001): una commedia che racconta le vicende di tre donne italiane che si innamorano di tre argentini durante una vacanza in Argentina.
- “I diari della Motocicletta” di Walter Salles (2004): un film basato sui diari di viaggio del giovane Che Guevara attraverso l’America Latina, incluso un tratto in Argentina.
- “Grido di Pietra” di Werner Herzog (1991): un film che segue un giovane medico in una remota regione della Patagonia, affrontando temi di isolamento e follia.